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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Quattro imprenditori umbri nel Consiglio Generale di Confindustria nazionale: ecco i nomi

Il Consiglio Generale è costituito da circa 160 componenti (la Giunta ne contava 246) che rappresentano le articolazioni di Confindustria sul territorio

Ci sono anche quattro imprenditori umbri nel Consiglio Generale di Confindustria nazionale che si è insediato per la prima volta in occasione dell’Assemblea pubblica di Confindustria riunitasi il 28 maggio all’interno di Expo2015. Il Consiglio Generale, introdotto dalla recente riforma organizzativa Pesenti, accorpa Giunta e Consiglio Direttivo diventando l’unico unico organo di proposta politica e conduzione operativa di Confindustria. Il Consiglio Generale è costituito da circa 160 componenti (la Giunta ne contava 246) che rappresentano le articolazioni di Confindustria sul territorio.

All’Umbria sono stati assegnati quattro seggi: due sulla base della capacità rappresentativa di Confindustria Umbria in cui siederanno Ernesto Cesaretti (presidente Confindustria Umbria) e Antonio Alunni (vice presidente Sezione territoriale Terni) e un terzo seggio consiliare assegnato per premiare “la strategicità del percorso di fusione tra le Associazioni territoriali di Perugia e Terni che si è concluso con la nascita di Confindustria Umbria”. Questo terzo seggio, su designazione unanime degli imprenditori umbri, sarà ricoperto da Fiorenzo Luchetti, presidente della Sezione territoriale Alta Valle del Tevere.

Del Consiglio Generale fa parte inoltre un quarto umbro, si tratta di MarcoCardinalini, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Umbria che è stato eletto fra i cinque rappresentanti di Confindustria Giovani Imprenditori in occasione del Consiglio Centrale di Confindustria Giovani Imprenditori che si è svolto a L’Aquila.

“L’attribuzione di un ulteriore seggio in seno al Consiglio Generale – ha sottolineato Ernesto Cesaretti, presidente di Confindustria Umbria – premia non solo il peso quantitativo della nostra Associazione all'interno del sistema ma anche e soprattutto riconosce il valore del processo aggregativo che abbiamo avviato e concluso ancor prima dell’entrata in vigore della riforma nazionale Pesenti che fa della soggettualità unitaria a  perimetro  regionale un modello organizzativo ottimale cui nei prossimi anni dovranno tendere tutte le associazioni territoriali di Confindustria”. 

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