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Nestlè, alla Perugina aumentate le settimane di congedo per curare i figli: stessi diritti per padri e madri

"Questi nuovi importanti impegni che ci assumiamo da oggi permetteranno di rendere l’ambiente di lavoro sempre più inclusivo, sereno e a misura di famiglia"

Neutralità di genere alla Perugina per i congedi parentali a partire dal 2020. Lo ha imposto Nestlè in tutte le sue aziende e uffici estendendo il periodo di cura - senza andare al lavoro - dei figli da 16 a 18 settimane come soglia minima. Questo vale per il prestatore di cure primario mentre per il prestatore di cure secondario può contare su almeno 4 settimane di congedo mentre, in passato, non era contemplato un minimo a livello globale.

Di fatto, alla Perugina, dopo la normativa Nestlè, il padre o la madre (dipendenti del gruppo) possono usufuire del lungo congedo senza distinzioni di sesso come accadeva in passato (la maternità). Dal testo della multinazionale si cancellano i termini di padre e madre e si passa direttamente al generico caregiver primari e caregiver secondari (tradotto: prestatori di cure).

“Ogni famiglia è unica - ha affermato Mark Schneider, CEO di Nestlé - quindi abbiamo progettato una politica di sostegno parentale abbastanza flessibile da andare incontro a tutte le esigenze. Sostenere il sano sviluppo dei neonati è un valore fondamentale della nostra azienda sin dalla sua fondazione. La nostra nuova politica di sostegno ai genitori rappresenta un’area importante dei nostri sforzi per offrire ai bambini il miglior inizio di vita, dando la possibilità ai genitori di trascorrere più tempo con loro”. La nuova politica stabilisce nuovi standard minimi ma non impone dei limiti. Ciò significa che, in alcuni Paesi, Nestlé potrà scegliere di offrire un congedo parentale più lungo rispetto alle 18 settimane per i caregivers primari e alle quattro settimane per i caregivers secondari.

L’azienda garantirà sempre un congedo parentale più lungo se questo è previsto dalle normative locali. Oltre alle nuove disposizioni, la politica di sostegno ai genitori rafforza la tutela dell'occupazione, la non discriminazione, la tutela della salute, la disponibilità di opzioni di lavoro flessibili e il sostegno all'allattamento. “Il sostegno alle genitorialità - ha concluso Giacomo Piantoni, Direttore Risorse Umane del Gruppo Nestlé in Italia - è da sempre un valore per noi. Non è un caso che abbiamo in media 1,5 figli per dipendente, l’11% in più della media nazionale. Questi nuovi importanti impegni che ci assumiamo da oggi permetteranno di rendere l’ambiente di lavoro sempre più inclusivo, sereno e a misura di famiglia”. 

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