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Economia

Merloni, Comitato lavoratori: "Manca confronto con Regione"

Il comitato dei lavoratori dell'Antonio Merloni ha indetto un'assemblea dei lavoratori per discutere sull'acquisizione della J.P. avvenuta lo scorso 28 dicembre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Il Comitato dei Lavoratori della Merloni di Nocera Umbra e Fabriano si è fatto promotore di un'assemblea autoconvocata dei lavoratori/ci che non sono stati riassunti dalla società J.P Industries tenutasi lo scorso 28 Dicembre al Circolo "Acli" di Colle di Nocera Umbra, per discutere sulle vicende legate  alla nuova acquisizione della  J.P e sulle prospettive future per  tutti coloro che sono stati esclusi.

All'affollatissima assemblea erano presenti i vari sindaci del territorio, assessori e S.E. Monsignor Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi, Gualdo Tadino e Nocera Umbra.

Hanno invece declinato l'invito la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l'assessore allo sviluppo economico Vincenzo Riommi, rifiutando per l'ennesima volta il confronto con i lavoratori della Merloni e dopo aver gestito insieme ai sindacati confederali questa vicenda, secondo noi nel peggiore dei modi sin dall'inizio.

Oggi ci ritroviamo con oltre 1500 famiglie senza lavoro ma in compenso è stato permesso a quel manovratore che in questi anni è riuscito a non farla rilevare a nessun'altro imprenditore (Cinesi e Iraniani che avevano persino versato una cauzione di 2 milioni di euro), di riprendersi tutti gli stabilimenti con un piano industriale insufficiente sotto ogni punto di vista e ora, dopo i sindacati, anche le Istituzioni Regionali si sottraggono alle proprie responsabilità.

All'assemblea circa trecento lavoratori/ci sono intervenuti per esprimere il forte dissenso rispetto ai criteri adottati  per le nuove assunzioni, il dibattito non si e' incentrato sul diritto di lavorare portando a fare una guerra tra poveri, ma piuttosto si e' ragionato sulle prospettive future: il Comitato si chiede come mai sono state tagliate fuori figure professionali importanti che di fatto servirebbero ad una ripartenza o perché non salvaguardare monoredditi (portando ad un  massacro di un tessuto sociale già  messo a dura prova da una crisi devastante) e qual'e' la logica della nuova proprietà  che ha tagliato i costi dei lavoratori piuttosto che valorizzarne l'esperienza.Critici rispetto alle scelte delle organizzazioni sindacali di firmare contratti al ribasso che azzera diritti acquisiti finora, sconcertati perché si firmano accordi che in altre aziende (vedi Fiat) ci sono lavoratori in lotta per difenderli.

Il Comitato dei Lavoratori pertanto ritiene che i lavoratori esclusi debbano avere lo stesso diritto di essere tutelati dei lavoratori assunti e che la RSU dei vari stabilimenti non abbia più questo ruolo; per questo motivo ha chiesto ai partecipanti dell'assemblea il mandato di far parte del tavolo delle trattative da qui alla fine della vicenda, con la presenza di lavoratori scelti come rappresentanti nel proprio comune legato alla Merloni.

 

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