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Economia Nocera Umbra

Merloni, Cgil: "Ministro Romani deve aprire tavolo confronto"

La Cgil interviene sulla questione dei lavoratori della Merloni e sull'ipotesi Qps ventilata in questi ultimi giorni, chiedendo un confronto con il ministro Romani

In questo periodo si stanno affacciando ipotesi ufficiose, come la Q.S. di Fabriano, in continuità con il settore elettrodomestico, progetti interessati ad investire nell’alta gamma e che sulla base di questo si impegnano ad occupare 700 dei circa 2000 dipendenti del gruppo Merloni.

La Cgil Umbria ritiene necessario discutere ed approfondire i punti di tale progetto e di questo percorso, a partire dalla valutazione del piano industriale che lo accompagnerà. E’ necessario passare in tempi rapidi dalla ufficiosità alla ufficialità, considerando l'importanza che ha lo stabilimento nell'economia del Centro Italia.

In questo quadro è necessaria una convocazione ufficiale da parte del Ministro dello sviluppo economico Paolo Romani, anche per dare
concretezza all’accordo di programma sottoscritto, dando senso compiuto ad una vertenza che deve dare una risposta sulle questioni fondamentali dei livelli occupazionali e delle prospettive della fascia appenninica umbro-marchigiana, che già vede in atto un forte processo di deindustrializzazione. Nella vertenza Merloni oltre ai 2000 dipendenti diretti sono coinvolte infatti anche centinaia di lavoratori dell’indotto.

Ma il sindacato chiede maggiore attenzione sulla vertenza Antonio Merloni da parte del mGoverno nazionale, il quale deve svolgere un ruolo di sostegno allo sviluppo e alla difesa dei livelli occupazionali.

A partire dal questi elementi la Cgil Nazionale, delle Marche e dell’Umbria impegnandosi a dare continuità all’iniziativa del luglio scorso ritengono che sull’Antonio Merloni occorra continuare a tenere alta l’iniziativa e la mobilitazione.

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