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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Prepo

Confindustria, Marcegaglia all'assemblea provinciale: tensione per presidio Cgil

La visita di Emma Marcegaglia a Perugia, al palazzo del Coni della zona di Prepo inizia con il presidio della Cgil e prosegue con il discorso della presidente sulle infrastrutture

La visita di Emma Marcegaglia all'assemblea provinciale di Confindustria Perugia, al palazzo del Coni comincia con il presidio della Cgil che le ha impedito il passaggio per una decina di minuti.

Alcune decine di lavoratori presidiavano mercoledì mattina, l'ingresso dell'auditorium di Prepo, in attesa di manifestare contro la manovra finanziaria che potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione lavorativa di molti dipendenti umbri e non solo. L'occasione è stata l'Assemblea Generale di Confindustria, con la nomina a nuovo presidente di Ernesto Cesaretti, noto industriale del settore agricolo umbro. Ma l'attenzione, come era prevedibile, è stata dedicata all'intervento della presidente Marcegaglia.

Le rivendicazioni sindacali

I manifestanti hanno atteso diverse ore sotto il sole prima di poter realizzare un atto simbolico all'arrivo della Marcegaglia, sdraiandosi sull'asfalto per impedire il transito delle auto di scorta. Attimi di tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti hanno avvicinato l'auto su cui viaggiava la presidente di Confindustria, ma il tutto si è risolto nel modo più civile. Mario Bravi, segretario generale della Cgil regionale presente al sit-in di protesta davanti ai cancelli del Coni, ha ricordato quali sono le richieste che il sindacato ha avanzato ai vertici di Confindustria: "Chiediamo alla Confindustria di prendere posizione contraria alla manovra e sostenere un progetto di rilancio forte del settore industriale in Umbria".

L'Assemblea generale e le nuove sfide per l'Umbria

Ad inaugurare l'incontro è stato il presidente uscente, Antonio Campanile che ha voluto rilevare come questi anni passati alla presidenza di Confindustria Perugia siano stati i più duri sotto tutti i punti di vista. Campanile ha più volte ringraziato la presidente per il suo impegno nel cercare di portare il tema della crescita tra le priorità dell'agenda politica nazionale. Inoltre, individua come fattori necessari per un rilancio del comparto industriale i temi dell'internazionalizzazione e della ricerca e afferma come anche i costi della politica e degli apparati amministrativi debbano essere ridotti con maggiore incisività.

Marcegaglia a Perugia

Dello stesso avviso il commento fatto dal neo presidente Ernesto Cesaretti, conscio del gravoso compito che gli spetterà da qui al termine della sua carica. "Il principio cui vorrei ispirarmi è quello della decisione condivisa - afferma Cesaretti- dobbiamo decidere insieme, insieme agli associati per dare una veste più efficace alla nostra organizzazione, insieme ai sindacati per difendere il lavoro e recuperare produttività".

Con un intervento sentito e appassionato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini ha elencato quali sono le gravose conseguenze che questa manovra porterà agli enti locali. Tagli per diversi milioni di euro che renderanno quasi impossibile l'esercizio delle funzioni da parte degli amministratori locali. La Marini ha evidenziato come il settore dei trasporti in Umbria subirà un grosso ridimensionamento già dal 2012, a causa dei tagli per circa il 75% del budget attuale passando da 1,9 miliardi a circa 500 milioni di euro ed ha affermato come sia intenzione della giunta rimettere sul tavolo del governo i contratti con le aziende di trasporto pubblico locale. La presidente, insieme al Consiglio regionale, ha inoltre individuato alcune aree d'intervento per capitalizzare la realizzazione di opere pubbliche, come le strutture sanitarie inutilizzate e i fondi per le aree sottosviluppate che, da soli, garantirebbero un fondo d'investimento pari a circa 300 milioni.

L'intervento della presidente Emma Marcegaglia

"Investire in infrastrutture e fare tagli dove necessario, abbassando le tasse sui lavoratori attraverso l'Irpef e sulle industrie attraverso l'Irap. Combattere in modo serio l'evasione fiscale che crea una sostanziale concorrenza sleale per il settore industriale sano. Avere una visione d'insieme per realizare una riforma che non colpisca solo le fasce produttive del paese". Con queste parole Emma Marcegaglia etichetta la manovra proposta dal governo come insufficiente per superare questa crisi economica ma non fa alcuno accenno alla proposta contenuta nell'art. 8, riguardante la libertà di licenziamento da parte delle imprese attraverso la possibilità di deroghe a leggi e contratti nazionali.

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