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Economia

Manovra, Guasticchi: "Si preferisce tagliare sugli enti locali"

Marco Vinicio Guasticchi dice la sua opinione sulle misure contenute nella Finanziaria del Governo che andrebbero ad eliminare la provincia di Terni e i piccoli comuni umbri

Il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi interviene sul testo della Manovra del Governo Berlusconi che va a cassare alcuni comuni umbri che hanno meno di mille abitanti ed a cancellare le Province con meno di 300mila abitanti, tra cui Terni.

Guasticchi è categorico sull'argomento della cancellazione di Comuni e Province come deterrente alla crisi economica generale, acuita dal recente crollo dei mercati internazionali: "Non si tocchino Province e Comuni. Si è preferito ancora una volta raschiare il barile degli enti locali, in particolare piccoli comuni e province, anziché affrontare un percorso serio e partecipato di riordino istituzionale e tagli dei costi della politica partendo dall’alto dai privilegi, vitalizi e stipendi da nababbi che in tanti nella pubblica amministrazione continuano a percepire. Mi auguro, che sulle province, a partire da quella di Terni e i comuni, in Parlamento ci sia ancora spazio per correzioni e miglioramenti ad un taglio indiscriminato che considera soltanto il mero dato della consistenza numerica degli abitanti e non tiene conto delle caratteristiche territoriali, storiche e sociali dei diversi contesti geografici, Umbria compresa".

Il Presidente dell’Upi (Unione delle Province Italiane) dell’Umbria, Guasticchi, in riferimento ai contenuti della manovra economica conclude affermando che In Umbria le province di Perugia, Terni e i comuni hanno rappresentato il fulcro delle riforme endoregionali per ridisegnare un nuovo modello politico-istituzionale capace di razionalizzare e diminuire drasticamente enti di secondo livello: "Un modello in grado di ridare slancio alla nuova macchina amministrativa che dovrà guidare e gestire i processi di sviluppo futuri per rendere piu’ razionali ed efficienti i servizi ai cittadini. Una manovra negativa, iniqua, che rischia di mettere in ginocchio il paese, e cancella con un colpo di spugna piccoli comuni e realta’ istituzionali importanti e storiche come la Provincia di Terni, il suo radicamento e la sua azione territoriale. Sui costi della politica infine siamo pronti a dare il via nel mese di settembre ad una vera e propria mobilitazione per aprire il dibattito sulla eliminazione del “listino” per le regionali, vitalizi, benefit, e agevolazioni che sono appannaggio di una ristretta cerchia di rappresentanti istituzionali".

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