Manifestazione a Roma, artigiani all'attacco: se non riparte l'edilizia i consumi resteranno bassi
In tanti sono andati a Roma per prendere parte alla grande manifestazione, chiedendo in un unico coro: "La ripresa dell'Italia". Ecco il punto sull'attuale situazione economica fatto dal presidente del Cna Umbria
"Se non si fanno le riforme del mercato del lavoro e quella fiscale entro il 2014 sará disoccupazione record in Umbria nel settore artigianale, del commercio e della piccola impresa che rappresentano il 70% dell'economia umbra": Roberto Giannangeli, direttore del Cna, in viaggio verso Roma per la manifestazione di protesta e di proposta "Senza impresa non c'é Italia" ha spiegato le fragilità del sistema umbro dopo lo tsunami della crisi nazionale e internazionale che sta alla base della super-adesione di imprenditori, commercianti e artigiani.
"Le sofferenze - continua l'esponente della Cna - maggiori arrivano dal settore dell'edilizia in Umbria. É necessario un piano straordinario per far ripartire le costruzioni perchè si permetterá con il rilancio del mattone anche la ripresa dei consumi in tutta l'Umbria. Da tempo chiediamo di iniziare una programmazione di opere pubbliche sui territori: una nuova manutenzione per le scuole da mettere in sicurezza, infrastrutture e anche incentivi per il recupero e restauro dei centri storici".
Giannangeli ha fatto anche il punto sulla drammatica situazione della concessione del credito in Umbria: "Le banche finanziano solo quelle imprese che hanno una internazionalizzazione e che quindi hanno acquisito quote di mercato a livello internazionale. Ma sono solo una piccola parte del nostro tessuto economico. Il grosso delle imprese sono fuori da qualsiasi credito perchè operano a livello locale o nazionale e per gli istituti di credito sono troppo a rischio. Un pregiudizio che porta alla chiusura e soprattutto non permette al grosso dell'aziende umbre di poter crescere e rafforzarsi sul mercato europeo".
