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Economia

Il maltempo flagella gli agricoltori umbri: "Niente miele, perso il raccolto del fieno"

Agricoltura in ginocchio a causa del maltempo, scatta la conta dei danni della Cia Umbria: perso il raccolto del fieno, mancata semina di mais e girasole, niente miele e tabacco in produzione minima

Tanti danni nel settore dell’agricoltura a causa del maltempo che ha colpito l’Umbria, dalla perdita del raccolto del fieno a quella del tabacco, in produzione minima.

Un clima “pazzo” che ha creato perdite di interi raccolti. A denunciare la situazione dei nostri agricoltori, è l’associazione di categoria Cia Umbria: “L’attuale disastrosa situazione climatica e ambientale che ha provocato danni ingenti sui campi e perdite che arrivano anche al 100% nella produzione di cibo locale ci spinge a valutare con urgenza la presentazione di una richiesta dello stato di calamità naturale per le nostre aziende agricole, così da attivare tutti gli strumenti utili per sostenere, per quanto possibile, i nostri agricoltori, sperando in un indennizzo che sia veloce ed adeguato”. È il commento, amaro, del presidente Cia Umbria, Matteo Bartolini.

Secondo la Cia i danni maggiori sono stati riscontrati nel raccolto del fieno. Saltata, per molti agricoltori, anche la semina nei campi coltivati a girasole e mais in primis, “registrando anche in questo settore una perdita del 100% del prodotto”.

E se, secondo la Cia, i cereali sono tra le colture che hanno resistito meglio al forte maltempo delle ultime settimane, nei campi dove il grano aveva già raggiunto una certa altezza, le spighe si trovano adesso ‘allettate’, in particolare dopo le ultime 48 ore di violento temporale. Ridotta anche la produzione del miele umbro, in estremo ritardo la produzione di pomodori e meloni, e produzione del tabacco ridotta a causa dei terreni alluvionati.

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