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Guida 50 Top Italy 2023 – Cucina d’Autore: c'è anche un ristorante guidato con lo chef stellato Marco Lagrimino

La prestigiosa guida annovera, unico locale in Umbria quello alle porte di Perugia, apprezzando non solo l'offerta enogastronomica, ma anche la particolare location

E' l'unico locale umbro segnalato nella nella guida di 50 Top Italy 2023 – Cucina d’Autore, come new entry al 25° posto: il ristorante perugino L’Acciuga, aggiudicatosi la sua prima stella Michelin il 23 Novembre 2021 sotto la guida del giovane Chef Marco Lagrimino, raggiunge a un ano di distanza questo nuovo importante traguardo.
Il risultato è stato reso possibile dal perfetto equilibrio fra tradizione, creatività e tecnica: gli esperti critici culinari della Guida al Made in Italy hanno particolarmente apprezzato il benvenuto dato da L’Acciuga con una rivisitazione in chiave salata di alcuni classici della pasticceria. Ampiamente lodato anche il Risotto mantecato con ricci, estratto di rapi del Trasimeno e lardo di porco cinturello (razza autoctona).
Altro elemento fondamentale per l’inserimento in classifica de L’Acciuga è stata la carta dei vini, che valorizza le produzioni artigianali, nonché i cocktail proposti dal ristorante dello chef stellato.
Oltre alla proposta enogastronomica, la guida loda anche la location: seppur localizzato alle porte di Perugia, infatti, il ristorante estranea dalla zona commerciale circostante, immergendo gli ospiti in un ambiente luminoso ed accogliente valorizzato dalla cucina a vista.

Lo chef

Classe 1985, Marco Lagrimino, viterbese di nascita, ha viaggiato molto prima di tornare a casa: dalla Germania a Londra, nella cucina di Nobu a Berkeley Street, dove impara la filosofia della cucina fusion tra oriente e occidente; poi da Sketch, uno dei locali di Pierre Gagnaire, dove apprende i segreti del pesce; poi Heston Blumenthal, nel suo ristorante Dinner by Heston all'interno del Mandarin Oriental, infine è la volta di Anna Hansen nel suo Modern Pantry, come suo sous chef.

La sala

Maitre di sala è Nadia Moller, da sempre al fianco del marito e chef, che ha seguito a Londra dove ha lavorato nel ristorante stellato Zafferano, quindi da Nobu e al The Modern Pantry di Anna Hansen. L’esperienza pluridecennale la rende preparata nella gestione della sala, ma anche nella preparazione del caffè e del tè, ma anche per la cocktellerie, sua grande passione. Così, accanto alle circa 500 etichette di vini tra cui spicca la piccola enclave di vini naturali, passione smodata di Luca Caputo, ideatore del progetto, compare anche una piccola selezione di cocktail ideati e preparati da Nadia Moller, tra cui “Il Chinotto”, a base di amaro al rabarbaro, sweet ‘n sour, succo di mela; o ancora lo “Shrubby”, a base di vodka, shrubby di fragole (uno sciroppo a base di frutta, zucchero e aceto), sciroppo di sambuco e limone; per finire con “Bergamottini”, a base di gin, pepe di Sichuan, rosolio al bergamotto.

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