Liomatic messa in salvo: "Ora l'azienda è solida e possiamo progettare un nuovo futuro"

L'azienda è solida, può guardare al futuro con ottimismo ed è in atto un ricambio generazionale tra i manager. La famiglia Caporali - alla guida di Liomatic - ha voluto smentire qualsiasi ipotesi di vendita della società perugina dopo la dolorosa riorganizzazione che ha portato al taglio di decine di collaboratori e dipendenti. “Ora ci interessa guardare al futuro: l’azienda è solida, ha investito in nuovi distributori e tecnologie, inoltre sta portando avanti progetti di innovazione anche riguardanti le modalità di espletamento del servizio": hanno ribadito incontrando i giornalisti sia il fondatore che i vertici aziendali.

A marzo sono avvenuti gli ultimi licenziamenti. Ma per fortuna il piano esuberi è stato molto meno doloroso rispetto alle 160 unita da tagliare previste in un primo momento. In sostanza la riduzione di organico è stata contenuta grazie ad interventi organizzativi, trasformazioni da full time a part time di diversi contratti, riduzione dell'orario di lavoro su base settimanale, cessazioni volontarie, dimissioni spontanee e di questi solo una sessantina hanno dovuto essere realizzati con licenziamenti per riduzione di personale.

“Negli ultimi tre anni – hanno spiegato dai vertici della Liomatic - oltre ad aver fatto importanti acquisizioni di rami d’azienda con l’intento di mantenere i volumi invariati e dopo aver fatto tutte le possibili riduzioni di costi, abbiamo dovuto prendere coscienza del fatto che bisognava cambiare completamente la nostra strategia. Infatti all’inizio del 2014 abbiamo ceduto alcuni asset non più strategici e poiché la crisi perdurava, abbiamo dovuto, e voluto, agire prima di mettere in discussione l’intera azienda”. Interventi mirati per evitare il peggio: ovvero una crisi irreversibile con definitiva chiusura.