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Economia

Siamo in crisi, Liomatic non ci ripensa: "In 150 a casa per salvare conti e azienda"

Il primo incontro a Roma tra la delegazione sindacale e l'azienda umbra non è andato bene per i lavoratori che rischiano, in gran parte in Umbria, di perdere il proprio posto di lavoro. Sindacati: "Ma se il bilancio 2013 è stato chiuso in positivo..."

Non si torna indietro: la Liomatic - azienda umbra leader nel settore dei distributori automatici - ha confermato la volontà di mettere in sicurezza i propri conti licenziando ben 151 lavoratori, per gran parte nella nostra regione. Il contenimento della spesa, in vista di un bilancio negativo, passerà per il taglio di strutture non strategiche e per grandissima parte dalla riduzione del personale. La conferma arriva dopo il primo incontro tra azienda e sindacati.

I licenziamenti per la delegazione sindacale non sono giustificabili sia in fatto di conti sia per la mancanza di un piano industriale che se redatto potrebbe salvare occupazione e tagliare sprechi e settori in difficoltà. "Abbiamo messo in evidenza come il bilancio 2013 di Liomatic si sia chiuso in attivo e che c'è bisogno di un piano industriale che possa dare futuro e garanzia all’occupazione. La dichiarazione di esubero risulta essere generica, insufficientemente argomentata, e soprattutto eccessiva in virtù di tutti gli indicatori economici in nostro possesso".

Il prossimo incontro è previsto per il 5 novembre e nel frattempo i dipendenti della Liomatic sperano nell'intervento-mediazione della Regione: "I lavoratori hanno reputato opportuno di richiedere all’Assessore Regionale competente la convocazione delle parti al fine di poter meglio comprendere le volontà della proprietà, la quale ha dichiarato di non avere intenzione di cedere l’attività, e di adoperarsi per contenere al massimo gli esuberi che pesano in grandissima parte sulla sede centrale e sulle filiali della nostra regione".

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