rotate-mobile
Economia

L’Umbria e il lavoro, i sindacati sfidano la politica: “Ora le risorse per ripartire ci sono"

A Perugia iniziativa in presenza e online di Cgil, Cisl e Uil con i segretari nazionali Landini, Cuccello e Bombardieri

L’Umbria riparta dal lavoro. E' questa la sfida lanciata dai indacati alla politica nel corso di un'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil con i segretari nazionali Landini, Cuccello e Bombardieri

Nel corso dell'incontro, in parte in presenza e in parte online, i sindacati hanno chiesto di aprire un “laboratorio” di idee e proposte per l’Umbria, "in una fase in cui la disponibilità di enormi risorse economiche, come mai in passato, offre opportunità da cogliere ad ogni costo, stante la situazione di grave difficoltà che già prima della pandemia caratterizzava l’Umbria e che rischia di assumere i contorni di un vero e proprio declino, come ha certificato la stessa Unione Europa".

Nel corso della mattinata, animata dagli interventi di lavoratrici, lavoratori e pensionati, e dai contributi dei segretari nazionali, Maurizio Landini (Cgil), Andrea Cuccello (Cisl) e Pierpaolo Bombardieri (Uil), è stato presentato dai sindacati umbri un documento, che è in realtà un “work in progress” che Cgil, Cisl e Uil vorrebbero mettere a disposizione del confronto che “necessariamente” si dovrà aprire, in Umbria come in Italia.

“Non c’è più tempo - scrivono Cgil, Cisl e Uil - il cambiamento è necessario ora. L'emergenza Coronavirus, ancora in atto, lo ha reso ancor più evidente, acuendo le disuguaglianze già enormi – in termini economici, sociali, territoriali e di riconoscimento – che caratterizzano il nostro tempo”.

Il documento, dal titolo “L’Umbria riparte dal lavoro”, contiene 10 schede di approfondimento sui vari settori e ambiti produttivi e sociali, nelle quali i sindacati evidenziano criticità e avanzano proposte.

I sindacati chiedono di partecipare e contribuire alla fase di riprogettazione dell’Umbria. Un modo per dire la loro anche in chiave di lotta alle disuguaglianze e all’esclusione sociale, con un'idea di "crescita sostenibile, di compatibilità ambientale, di diritti della persona, di lavoro equamente retribuito, di lotta alle discriminazioni".

L’Umbria, per tradizione, cultura e caratteristiche del territorio "può a pieno titolo candidarsi ad essere un vero laboratorio di cambiamento. Questa è l’ambizione con cui rilanciamo la sfida agli altri attori sociali, alla politica largamente intesa e alle istituzioni locali e regionali".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L’Umbria e il lavoro, i sindacati sfidano la politica: “Ora le risorse per ripartire ci sono"

PerugiaToday è in caricamento