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Lavoro e crisi, summit in Regione: sul tavolo tutte le vertenze. Damiano: "Umbria virtuosa"

La presidente Marini, insieme alla giunta, ha incontrato il presidente e la vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano e Renata Polverini

Al centro del confronto le principali vertenze in atto in Umbria, a partire dalla Perugina-Nestlé, alla Trafomec, all’area ex Merloni, all’attuazione dell’accordo Ast, alle imprese del polo chimico di Terni-Narni.
“Abbiamo rappresentato alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati la situazione generale dell’economia e soprattutto dell’occupazione nella nostra regione, anche in riferimento alle principali azioni che la Regione Umbria ha messo in atto in questi anni per contrastare gli effetti della grave crisi economica”. Parola della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che insieme ai membri di Giunta ha incontrato il presidente e  la vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano e Renata Polverini, insieme ad altri membri della Commissione. Agli incontri hanno partecipato anche diversi parlamentari umbri, di Senato e Camera, nonché i rappresentanti del Consiglio delle Autonomie Locali (“Cal”), dell’Anci Umbria, delle Camere di Commercio di Perugia e Terni, i segretari dei sindacati confederali e  le associazioni di categoria imprenditoriali e datoriali presenti al Tavolo generale dell’Alleanza per lo Sviluppo Umbria 2015.

“Gli incontri di oggi – ha aggiunto la presidente – sono stati di particolare importanza, sia per valutare gli effetti della crisi in Umbria, sia dell’efficacia di alcuni strumenti messi in campo dalla Regione Umbria. Inoltre, abbiamo fatto il punto su questioni come la cassa integrazione in deroga che riguarda moltissimi lavoratori che purtroppo non stanno ricevendo le indennità a causa della scarsezza dei fondi statali, il programma ‘Garanzia giovani’, le diverse misure della programmazione dei fondi comunitari, le iniziative per la occupabilità dei lavoratori ultra cinquantenni e sessantenni espulsi dal mercato del lavoro”.

Abbiamo anche svolto – ha proseguito Marini - una riflessione riguardo ai nuovi provvedimenti che il Governo ed il Parlamento hanno adottato in materia di lavoro ed occupazione e anche degli effetti - che auspichiamo possano essere positivi - delle risorse che abbiamo investito nella regione derivanti dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020 che abbiamo voluto indirizzare verso le imprese, favorendo i processi di internazionalizzazione, gli investimenti per la ricerca e l’innovazione. Il nostro auspicio è quello di poter presto gestire una fase di ripresa dell’economia in Umbria e nel Paese”.

E tocca la presidente della Commissione, Cesare Damiano: “Per noi è molto importante il monitoraggio che effettuiamo per conoscere le condizioni dell’economia e dell’occupazione nelle singole regioni. Ciò ci consente di valutare la bontà delle leggi adottate dal Parlamento, soprattutto in relazione agli effetti che esse determinano soprattutto per il lavoro nei diversi territori”.

E ancora: “Quella che stiamo vivendo – ha aggiunto il presidente Damiano - è una fase transitoria, e i segnali di ripresa che giungono ci fanno sperare che potremmo passare da una situazione negativa dell’economia, alla crescita ed alla ripresa dello sviluppo. Vi è poi una transitorietà anche degli strumenti legislativi in virtù dei provvedimenti che sono stati adottati di recente e che riguardano il mercato del lavoro e la nuova regolamentazione dello stesso”.

Conclusione: “Dalle informazioni e dai dati che abbiamo assunto oggi, posso dire che l’Umbria è una Regione virtuosa, che ha messo in atto significative iniziative tese a favorire lavoro ed occupazione, ad utilizzare la quasi totalità delle risorse comunitarie, a cominciare dal programma ‘Garanzia giovani’ che vede proprio l’Umbria tra le regioni con il maggior numero di giovani che beneficiano delle opportunità che derivano da questo innovativo strumento. Certamente anche l’Umbria, come il resto del Paese, ha subito e subisce ancora le pesanti ripercussioni della crisi economica. Ciò impone a tutti  - ha concluso - di continuare a lavorare e operare per favorire ogni opportunità di ripresa economica”.

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