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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

LAVORARE IN UMBRIA | Report Excelsior 2023, altri 450 posti per neo-laureati ma sono pochi. Precariato batte contratto stabile

Per un’assunzione di difficile reperimento le aziende impiegano circa quattro mesi per la loro ricerca sul mercato

Le previsioni di assunzioni nei primi mesi del 2023 - in percentuale il secondo dato in Italia - e la promozione sul campo di Banca Italia che ribadisce una economia regionale in forte ascesa grazie ad imprese che si sono innovate e sono cresciute di numero fanno ben sperare in una tenuta della nostra economia nel difficile periodo inverno-primavera a causa della crisi del caro-energia e dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Sono 14mila 310 le assunzioni che le imprese umbre prevedono di effettuare nel trimestre novembre 2022-gennaio 2023 (di cui 4mila 430 nel singolo mese di novembre): secondo le stime dello studio Excelsior, realizzata da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal). 

Resta stabile - dato fondamentale in chiave anti-spopolamento - ma saldamente lontano dalla media nazionale e questa è una criticità preoccupante ovvero le assunzioni dei laureati. "I laureati che le imprese della regione intendono assumere nel mese sono 434 (e rappresentano solo il 9,8% degli avviamenti previsti, contro una media nazionale del 15,1%. Non certo un buon segnale nel quadro di driver della crescita come digitalizzazione e sostenibilità, che hanno maggiormente bisogno di figure professionali dotate di livelli di istruzione elevati. Se si guarda agli ultimi 6 anni, se anche in Umbria si è registrato un incremento della percentuale di laureati sul totale delle assunzioni (dall’8,6% del 2017 al 9,8% di novembre 2022), questo è stato inferiore rispetto alla media italiana (dal 12,3 al 15,1%).

Report Excelsior di Union Camere conferma un altro problema ereditato del passato ma che negli ultimi due anni si sta via via arginando dopo la riforma del Lavoro (dell'assessore Fioroni) e la nascita di un osservatorio regionale per indirizzare la formazione professionale e il reinserimento lavorativo su misura delle aziende umbre. Ma per il momento in Umbria la percentuale di assunzioni per le quali le imprese segnalano difficoltà di reperimento delle assunzioni (53/100, con la media nazionale che è di 44,6) e le aziende ci impiegano quasi 4 mesi per la loro ricerca sul mercato. Nel 25% dei casi le assunzioni previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 75% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
 

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