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L'Umbria in ripresa economica non rinuncia a risparmiare: i depositi bancari città per città. Oltre 20mila euro in un anno

L’incidenza della provincia di Perugia è sopra la media regionale con un valore di 106,8 mentre quello della provincia di Terni è assai sotto (indice 80,3)

Nel 2020 si è verificata un’ulteriore crescita dei depositi bancari del 13% cioè un buon +1.616 miliardi di euro rispetto allo scorso anno. I depositi bancari complessivi umbri sono saliti a quota 14,046 miliardi di euro. La tendenza prosegue anche nel 2021, nonostante i venti di ripresa. E’ quanto emerge dal rapporto diffuso da Mediacom043, l’agenzia di Big Data che diffonde Rapporti e approfondimenti di taglio economico e sociale, elaborato sulla base dei dati forniti dalla Banca d’Italia. I depositi bancari sono aumentati tra il 2019 e il 2020 di 1.6162 miliardi di euro. In nessun comune umbro si evidenzia il segno meno, anche se i tassi di crescita dei depositi tra comune e comune sono molto diversificati. L’incremento maggiore si registra nella provincia di Perugia (+13,4%) rispetto a quella di Terni (+11,3%).

Scendendo nel dettaglio dei singoli comuni, la crescita percentuale dei depositi bancari vede in testa: Marsciano (+28%, pari a 43.031.000 €), Città di Castello (+27,8%, 174.442.000 €), Acquasparta (+23,3%, 13.887.000 €), Gualdo Tadino (+ 22,9%, 27 milioni di euro) e Bastia Umbra (+19,8%, 70,7 milioni di euro). Seguono Foligno (+18,4%), Giano dell’Umbria (+17,9%) e Gubbio (+17,8%). La classifica dei primi dieci posti è completata da Deruta (+16,9%) e Norcia (+16,4%). In coda per crescita Castiglione del Lago (+2,5%, pari a 5.163.000 €), Orvieto (+3,3%, 17.733.000 €), Nocera Umbra (+9,4%, 3.736.000 €), Spoleto (+9,5%, 55.607.000 €) e Fabro (+9,7%, 4.790.000 €). Sotto la media la crescita dei depositi a Perugia (+10,1%, contro +13% della media regionale), che comunque mantiene il secondo posto per quanto riguarda i depositi per abitante, mentre Terni marca +13,3%.

Il primato di comune più ‘liquido’ della regione spetta ad Orvieto, con 27.352 euro di depositi per abitante, lattanti e ultracentenari inclusi. Seguono Perugia (26.928 euro per abitante), Norcia (25.2917 €/ab), Città della Pieve (23.974 €/ab) Magione (21.388 €/ab). Completano la classifica dei primi dieci posti Panicale (21.274 €/ab), Città di Castello (20.888 €/ab), Giano dell’Umbria (20.547 €/ab), Fabro (20.406 €/ab) e Bastia Umbra (20.055 €/ab). Da notare che, sul fronte dei depositi bancari per abitante, il comune di Perugia (26.928 €/ab) quasi doppia quello di Terni (14.993 €/ab). In sostanza, per ogni 100 euro di depositi bancari di Terni a Perugia ce ne sono 179,6. In media, anche la provincia di Perugia è assai più ricca di liquidità rispetto a quella di Terni: 17.337 €/ab contro 13.046 €/ab.

Procedendo ad un confronto standardizzato sulla media regionale, cioè analizzando i depositi bancari in ciascun comune umbro in relazione alla media regionale, si può notare che nel 2020, per ogni 100 euro di depositi bancari per abitante esistenti nella media umbra, l’incidenza della provincia di Perugia è sopra la media regionale con un valore di 106,8 mentre quello della provincia di Terni è assai sotto (indice 80,3). Al livello comunale, Orvieto è nettamente sopra la media con un indice di 168,4, Perugia 165,8, Norcia 155,3, Città della Pieve 147,6 e Magione 131,7. Il comune di Terni è sotto la media regionale con un indice di 92,3. In coda, Nocera Umbra ha un indice di depositi per abitante di 48, quindi oltre la metà della media regionale, Amelia di 52,7, Narni di 60. A metà classifica si posizionano Todi, Acquasparta e Foligno, con indici rispettivamente di 101,5; 100,6; 99,3.

Ricapitolando, la crescita economica registrata nel 2021 non ha frenato l’aumento dei depositi bancari. Ad agosto 2021 questi ammontano in Umbria a 20.493 miliardi di euro, +1,687 miliardi (+9,8%) rispetto ad agosto 2020, quindi assai più della media nazionale (+5,4%). Tra il 2021 e il 2019 i depositi bancari umbri sono cresciuti di 3.248 miliardi di euro (+18,4%), anche in questo caso ben più della media nazionale. Negli ultimi 5 anni (2021-2016) la crescita dei depositi bancari in Umbria è stata di quasi 5 miliardi di euro, pari a +31,4% (media nazionale +21,1%). Anche in Umbria si nota che l’aumento percentuale maggiore spetta ai depositi delle imprese (tra 2021 e 2019 +43%), mentre quelli delle famiglie consumatrici aumentano meno rispetto alla media nazionale.

Anche a livello nazionale la crescita dei depositi bancari in Italia non si è fermata nel corso di quest’anno, nonostante i venti di ripresa economica. I depositi bancari, al 31 agosto 2021, ammontavano a oltre 2mila 041 miliardi di euro, cioè 104,84 miliardi in più rispetto ad agosto dello scorso anno (+5,4%) e +208,12 miliardi di euro (+11,4%) rispetto ad agosto 2019. Negli ultimi cinque anni (agosto 2021 – agosto 2016) i depositi sono cresciuti di 355,383 miliardi (+21,1%). L’incremento percentuale maggiore è stato quello dei depositi delle imprese, comprese le imprese a conduzione familiare e le famiglie produttrici, ossia le piccole e piccolissime imprese.

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