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Economia

Usciamo dal tunnel della crisi, finanziamenti in arrivo per gli imprenditori umbri

Presente all'incontro la governatrice Catiuscia Marini che ha sottolineato: "La strada è quella della diversificazione delle politiche mirate alle micro imprese rispetto a quelle destinate alle imprese medio grandi

Un plafond consistente di risorse per finanziare le politiche industriali per l’Umbria, soprattutto a vantaggio delle piccole imprese. Sono quelle in arrivo dall’Europa, che ha approvato i piani operativi del Fesr e del Fse e che, in aggiunta alle somme di cofinanziamento messe a disposizione dalla Regione, potranno essere usate per sostenere il tessuto imprenditoriale umbro.

A parlarne, di fronte a una platea numerosa e attenta composta da imprenditori associati alla Cna, è la Presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Catiuscia Marini.

“Per la prima volta, dopo anni durissimi, crediamo di poter dire che il bicchiere appare mezzo pieno – ha affermato in apertura Renato Cesca, presidente di Cna Umbria -. Seppure la situazione generale è ancora molto difficile, si intravedono segnali incoraggianti di ripresa, che dobbiamo assolutamente cogliere sostenendo le forze vitali del territorio, che sono tante, anche fra le imprese di piccole dimensioni”.

All’incontro era presente anche Luigi Rossetti, responsabile Imprese e Lavoro della Regione, che ha illustrato agli imprenditori tutte le misure attuali e future programmate dalla Giunta regionale per sostenere le imprese umbre nei loro processi di innovazione, ricerca, internazionalizzazione, formazione. Moltissimi i provvedimenti in cantiere, anche di prossima attuazione.

“La strada – ha esordito Catiuscia Marini -, è quella della diversificazione delle politiche mirate alle micro imprese rispetto a quelle destinate alle imprese medio grandi. Il testo unico per l’artigianato può rappresentare uno strumento valido per agire in tal senso. La Regione, nonostante i corposi tagli ai trasferimenti statali che, lo ricordiamo, sono stati dell’ordine di circa 450 milioni di euro annui, è riuscita a tenere i conti sostanzialmente in ordine senza aumentare le tasse, grazie ai tagli operati alla voce costi. Questo ha anche consentito di recuperare risorse importanti che abbiamo messo a disposizione come cofinanziamento delle misure europee".

"In questi anni – ha proseguito la Marini – abbiamo anche lavorato sul piano delle riforme. L’ultimo atto in tal senso è il testo unico in materia di urbanistica, che ha permesso di operare una sensibile semplificazione normativa che potrà essere di valido aiuto alla ripartenza del settore delle costruzioni. Nei prossimi anni un ruolo centrale per lo sviluppo sarà giocato anche dalle cinque città inserite nel programma ‘Agenda urbana’. Insomma – ha concluso Marini - le premesse per una ripresa ci sono e noi abbiamo deciso di scommetterci”.

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