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Le aziende che battono la crisi, la Tagina rinasce: investimenti, arredi personalizzati e stop esuberi

Il 2019 ha rappresentato per l’azienda umbra la definitiva uscita dal periodo di crisi che l’ha segnata. A giugno del 2018 il gruppo Saxa Gres aveva preso in carico gli stabilimenti della città di Gualdo Tadino

I primi passi vero la rinascita sono stati fatti dopo un lungo periodo di incertezze, cassa integrazione e cambio di gestione. Ora però Tagina, storica azienda umbra del settore ceramiche d'arredo, è sulla strada giusta e a Bologna, al Salone In- ternazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, lancerà le nuove collezioni e l'innovativa "alta sartoria". Cosa c'entra la sartoria di classe con la ceramica...? C'entra: perchè ora anche il desiderio più originale per arredare casa e piazzali esterni può essere soddisfatto grazie agli artigiani della ceramica di Tagina. “Alta sartoria” di Tagina permetterà di accontentare anche i clienti più esigenti creando pezzi e decori personalizzati. Questa innovazione permette di valorizzare il personale interno dell'azienda gualdese che diventa così un valore aggiunto.

"Avere a disposizione - hanno detto i vertici della rinata Tagina - gli artigiani dello storico stabilimento di Gualdo Tadino da una parte e l’innovazione della ricerca Saxa Gres dall’altra, permette all’azienda di of- frire anche soluzioni personalizzate: prodotti esclusivi creati ad hoc per sposarsi a qualsiasi stile e per soddisfare i designer più estrosi ed esigenti". 

Il 2019 ha rappresentato per l’azienda umbra la definitiva uscita dal periodo di crisi che l’ha segnata. A giugno del 2018 il gruppo Saxa Gres aveva preso in carico gli stabilimenti della città di Gualdo Tadino, e recentemente, nel giugno scorso, è stata omologata dal Tribunale di Perugia la procedura di concordato preventivo. Altri posti di lavoro salvati, altre professionalità entrate a far parte del mondo Saxa. 

E altre sfide sono all’orizzonte, come annunciato dal presidente del gruppo Francesco Borgomeo: "Una parte dei 15 milioni di investimenti che l’azienda prevede entro la fine del 2020 sono destinati proprio allo stabilimento di Gualdo Tadino e all’affermazione del marchio Tagina".

STOP ESUBERI -È stato infatti sottoscritto il verbale di accordo tra l’azienda Tagina Cermiche d’Arte, i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e la Rsu. L’accordo - approvato oggi dall’assemblea dei lavoratori - prevede un percorso articolato che vedrà prima di tutto la richiesta di ulteriori 12 mesi di cassa integrazione (previsti per le aree di crisi complessa) per i 34 lavoratori in esubero, che verranno in questo periodo formati per essere poi riconvertiti in due nuove attività che l’azienda si impegna avviare.

La prima è un impianto di macinazione a secco per la produzione dell’impasto ceramico, che preveda anche l’utilizzo delle ceneri da termovalorizzazione; il secondo è un biodigestore anaerobico, “nell’ottica - si legge nel verbale - di un rocesso produttivo complessivo pienamente rispondente ai criteri dell’economia circolare”. L’occupazione prevista per questi due nuovi impianti dovrebbe azzerare l’esubero previsto da Tagina, per questo Regione ed enti locali si sono impegnati a rilasciare le necessarie autorizzazione “nei tempi utili per la realizzazione del progetto”. .  Da parte sua, l’azienda si è impegnata ad assumere ulteriori 10 lavoratori, con caratteristiche professionali attualmente non presenti tra il personale in esubero, in particolare elettromeccanici e informatici. 
 

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