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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Giornale dell'Umbria nel caos: ancora scioperi, incubo licenziamenti e stipendi in bilico

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del comitato di redazione del Giornale dell’Umbria che annuncia altri due giorni di sciopero dei giornalisti e dei poligrafici della testata e denuncia l’incertezza sul pagamento degli stipendi di dicembre e l’incubo dei licenziamenti

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato del comitato di redazione del Giornale dell’Umbria che annuncia altri due giorni di sciopero dei giornalisti e dei poligrafici della testata e denuncia l’incertezza sul pagamento degli stipendi di dicembre e l’incubo dei licenziamenti.

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Il comitato di redazione del Giornale dell'Umbria, anche a nome del personale   giornalistico e poligrafico, si trova nuovamente costretto ad annunciare ed effettuare due giornate di sciopero nelle giornate di oggi e del 1° gennaio   2016, a causa del permanere di una difficilissima situazione economico-  finanziaria, gestionale e organizzativa della testata, con tutto quello che ne   consegue rispetto a carichi di lavoro eccessivi a scapito della qualità. Il   personale giornalistico e poligrafico esprime nuovamente grande   preoccupazione per l'estrema incertezza circa le sorti del giornale e dei suoi   dipendenti.  Il Cdr ricorda che gli stipendi di novembre e le tredicesime sono stati pagati in   ritardo senza alcuna comunicazione da parte dell'azienda. Unica   giustificazione fornita dall'azienda riguarda il ritardo nel versamento del   contributo statale all'editoria; contributo al quale il nuovo editore ha   prontamente, ed inspiegabilmente, rinunciato appena preso possesso della   testata ad agosto. Nessuna certezza è stata fornita sulla corresponsione degli   stipendi di dicembre.

Da quanto affermato in una intervista dall'editore stesso a partire da gennaio   per il Giornale dell'Umbria si apre lo scenario del licenziamento di 12   giornalisti (al momento in regime di contratto di solidarietà per contenere 5   esuberi) e di buona parte del personale poligrafico. Per quanto potuto   appurare, al momento, non ci sono state adesioni alla ricapitalizzazione da 10   milioni di euro da parte di imprenditori e finanziatori, quindi l'azienda,   informalmente, ha iniziato a discutere della possibilità di liquidare la società   editrice Geu1819 al termine del fundraising il 14 gennaio del 2016. Una   decisione che lascia tutti perplessi a fronte di quanto affermato dall'editore,   nel corso di un incontro ufficiale con il Cdr, il quale aveva assicurato che   avrebbe ripianato qualsiasi manchevolezza nel bilancio.  Il Cdr ricorda come sin dal mese di settembre abbia contestato scelte   editoriali che hanno portato alla diminuzione delle copie vendute in edicola   del quotidiano, unica fonte certa di entrate, e alla dispendiosa produzione di   periodici con un rapporto costi-ricavi assolutamente insostenibile per   qualsiasi azienda editoriale.

Il Cdr precisa, ormai da mesi, che non è mai stato presentato un piano   editoriale che illustrasse le strategie aziendali a lungo termine e che molte   delle iniziative sono state avviate senza la previa consultazione del Cdr, come   prevede il contratto nazionale di lavoro.  Il Cdr ha espresso la propria contrarietà al licenziamento dei collaboratori che   per anni hanno dato valore al Giornale dell'Umbria coprendo i territori delle   due province e della città maggiori dell'Umbria. Collaboratori allontanati con   una mail dall'oggi al domani. Depauperando ulteriormente il prodotto   editoriale quotidiano. A fronte di questa situazione l'azienda ha continuato a   parlare di assunzioni effettuate e di investimenti in infrastrutture tecnologiche   che, ad oggi, nessuno ha mai visto. Come, d'altronde, la nuova sede:   annunciata già ad agosto, ancora non è stata individuata e tanto meno si   intravedono tempi certi per il trasferimento. 

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