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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Montefalco

Ogni anno fatturano migliaia di milioni di euro: le migliori aziende italiane si incontrano in Umbria

The Italian Best Companies - Il 17 maggio il primo Forum Economico del settore Food & Pet a Montelfalco


“Nell’anno del cibo italiano non è scontato ribadire l’importanza del cibo come ambasciatore di un territorio. Stiamo assistendo alla riscoperta di una cultura antica, ripensata, rivisitata e anche modernizzata grazie ad un impatto mediatico e social del cibo che macina numeri impressionanti. Paradossalmente è proprio questa vetrina, unita al fatto che l’esperienza del mangiare, a differenza di un acquisto su una piattaforma informatica o di una visione 3d di un museo, non è fruibile online, a rendere questo strumento un formidabile catalizzatore di attenzione e di promozione di forme nuove di turismo verso territori anche marginali e fuori dalle canoniche stagioni della vacanza. A questo bisogna aggiungere l’economia legata alla produzione e alla trasformazione del cibo, del vino e dell’olio, all’innovazione tecnologica di settore in cui siamo tra i protagonisti e ai servizi connessi – spiega Paolo Morbidoni, Portavoce nazionale Strade Vino, Olio e Sapori - E’ proprio in questo momento di espansione che c’è bisogno di una strategia unitaria, pensata, condivisa. Anche per questo abbiamo costituito il Coordinamento nazionale delle Strade del vino, dell’olio e dei sapori, mettendo insieme esperienze virtuose dal Trentino alla Sicilia. Per avere una voce sola su politiche nazionali di valorizzazione dell’enoturismo, condividere esperienze e mettere benzina su questo motore che ha bisogno di una visione di lungo periodo e di un lavoro a molte mani”.

“I prodotti enogastronomici sono una risorsa fondamentale non solo per le aziende che producono e vendono sui mercati. Ma sono determinanti per la promozione del territorio, un veicolo per far conoscere le nostre regioni, per attrarre pubblico – commenta Amilcare Pambufetti, Presidente del Consorzio Tutela dei Vini di Montefalco - Diciamo, sono il pretesto per incuriosire il turista che, partendo da un vino o da un'eccellenza della tavola, scopre l'immenso patrimonio storico, artistico e culturale che l'Italia offre. E l'Umbria, in questo senso, deve e può essere un esempio virtuoso perché ha tutte le carte in regola per inserirsi con autorevolezza in questo contesto. E’ su questo contesto che serve insistere e lavorare insieme in uno sviluppo integrato e attento. Ma la strada è quella giusta”.

“Il quadro congiunturale italiano è gradatamente migliorato con il motore della crescita ancora legato alle esportazioni. Seppur a ritmi moderati anche la ripresa dei consumi si sta protraendo (con una piccola frenata a febbraio) con la fiducia delle famiglie che ha evidenziato, da inizio anno, un relativo ottimismo. Si conferma sempre più l’orientamento della spesa dei consumatori italiani verso il Pet & Food che rappresentano il 68% della spesa media con un incremento del 2,3% rispetto al 2016 - analizza Alessio Miliani, general manager di Fertitecnica Colfiorito - Nel menu abituale degli italiani sono sempre più presenti nuove tipologie di prodotto, soprattutto legate ad ingredienti “salutistici” con lo sviluppo del premium e bio. Esiste inoltre una tendenza, sempre più importante, a contenere gli sprechi; infatti solo il 7% dei consumatori italiani non ricicla il cibo avanzato”.

“Il nostro settore Pet è stato caratterizzato, nel corso degli ultimi anni e in particolar modo nel 2017, da un forte dinamismo con alcune tendenze macroscopiche che stanno continuando ad affermarsi nei primi mesi dell’anno in corso; il giro di affari complessivo dell’alimentazione per cani e gatti si attesta intorno a 2.000 milioni di euro all'anno con una crescita a valore doppia rispetto alla crescita a volume – spiega Fabio Bernini, general manager di Befood - I nostri amici animali hanno visto raddoppiare la propria aspettativa di vita negli ultimi 30 anni: frutto del miglioramento delle cure veterinarie dedicategli ma anche, e su questo esprimo personale soddisfazione, della qualità di quello che l’industria del pet food mette a disposizione e di cui il 77% dei pet oggi si nutre. Non a caso l’85% dei Medici Veterinari italiani raccomanda ai possessori di pet la scelta di alimenti industriali, per la completezza delle integrazioni e la rispondenza alle specifiche esigenze del soggetto”.

“Il 2017 si è concluso con la gran parte degli indicatori macroeconomici italiani orientati in positivo, sancendo così la ripresa del sistema economico generale. Il clima sociale è stato relativamente più disteso. In questo contesto le vendite dei prodotti di largo consumo nella distribuzione moderna hanno terminato l’anno con un bilancio apprezzabile – sottolinea Marco Raimondi business insights director di IRI - Durante il 2017 i prezzi si sono rafforzati, soprattutto nell’ultimo trimestre, portando la media annua sul mezzo punto percentuale di crescita. Nonostante i rincari i consumatori hanno confermato la loro propensione ad immettere nel carrello della spesa prodotti di più alto valore. L’andamento positivo della distribuzione moderna ha visto i mercati Alimentari (incluso Pet & Food) e Bevande quali veri motori della crescita”.

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