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Economia

Imprenditoria femminile: Forum Cna Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche

Quali Politiche per lo Sviluppo delle Imprese Rosa? A questa domanda vuole rispondere il forum organizzato dalle Cna delle quattro regioni andato in scena il 9 novembre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PerugiaToday

Si è svolto a Firenze, il forum organizzato dalle Cna delle quattro regioni sul mondo dell'imprenditoria femminile e sulle difficoltà di accesso al mondo del lavoro.

Nonostante la difficile crisi economica, la partecipazione femminile al mondo delle imprese è in espansione. Sono quindi essenziali politiche per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese rosa. Le Cna di Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Marche perciò hanno effettuato una ricognizione, mettendo a confronto i provvedimenti esistenti nelle 4 regioni del centro nord”.

Cinzia Bugiantelli, presidente di Cna Impresa Donna dell’Umbria e titolare di un’affermata officina meccanica, interviene a proposito dell’iniziativa interregionale, l’ultima in ordine di tempo di una serie di appuntamenti analoghi che le Cna delle 4 regioni hanno organizzato nel corso degli ultimi anni, tenutasi martedì 8 novembre a Firenze presso la sede del Consiglio regionale della Toscana.

Le politiche per l’imprenditoria femminile nelle regioni del centro nord sono state oggetto di un confronto che ha visto intervenire assessori e dirigenti regionali. Per l’Umbria ha partecipato Daniela Toccacelo, responsabile del servizio Politiche di sostegno alle imprese della Regione Umbria.

“Al di là, e prima, della difficoltà di genere – dichiara Cinzia Bugiantelli - c’è davvero l’estrema preoccupazione di riuscire a mantenere vive le piccole imprese in un mare in cui sembra che non ci sia onda favorevole. Perciò accogliamo con grande favore l’approvazione all’unanimità da parte del Parlamento dello Statuto delle imprese, nel quale troviamo il tema della conciliazione dei tempi di lavoro con gli impegni familiari e il sostegno alle imprese femminili e giovanili.

Ma anche quelli della semplificazione burocratica e l’attenzione particolare al problema della tempestività dei pagamenti che, specie per la piccola impresa, sono di basilare importanza vista la crescente difficoltà nel reperire flussi finanziari dalle banche, che restringono gli affidamenti e aumentano a dismisura il costo del denaro. Nonostante ciò, di fronte alle difficoltà del mercato del lavoro, le donne reagiscono con il lavoro autonomo e la voglia di fare impresa. L’imprenditoria femminile rappresenta una realtà sempre più importante e dinamica che – conclude Bugiantelli - può diventare una leva strategic contro questa crisi che ha reso ancor più difficile fare impresa”.

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