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Fondi regionali per rilanciare agriturismi e fattorie didattiche in tutta l'Umbria. Soldi per chi realizza una fattoria sociale

La Regione dell'Umbria ha presentato un bando per rilanciare il settore dell'accoglienza in campagna e le produzioni tipiche del territorio. Via libera a nuove fattorie sociali per chi già opera nel settore agricolo

Ben 4 milioni di euro per consolidare sia il proprio agriturismo o la fattoria didattica che per realizzare da zero, si già si lavora nell'ambito della agricoltura, per mettere in piedi una fattoria sociale, dove ospitare e creare dei percorsi lavorativi a contatto con la natura a soggetti con disabilità o in cerca di una riabilitazione sociale. Obiettivo valorizzare ulteriormente le produzioni enogastronomiche e il territorio regionale.  “Attiviamo – rende noto - uno specifico intervento che abbiamo incluso nella programmazione per lo sviluppo rurale 2014-2020, con uno primo stanziamento di 3 milioni e 200mila euro per tutto il territorio regionale cui si aggiungono 400mila euro per l’area del Trasimeno e altri 400mila per le aree interne del comprensorio orvietano, a supporto rispettivamente del progetto speciale ‘Iti’-Investimento territoriale integrato Trasimeno e degli interventi della Snai- Strategia aree interne Orvietano”.

I criteri e i requisiti per la presentazione delle domande di aiuto sono stati approvati dalla Giunta regionale, dando avvio alle procedure per la pubblicazione del bando. Ne potranno beneficiare le imprese che esercitano attività agrituristiche e sono iscritte all’Elenco regionale agriturismo, quelle iscritte all’elenco regionale Fattorie didattiche alla data di pubblicazione del bando e le imprese agricole che esercitano o intendono esercitare attività di fattoria sociale ai sensi della legge regionale in materia, la n. 12 del 2015, nelle more dell’emanazione del regolamento regionale attuativo.

Sono riconosciute ammissibili le spese per interventi finalizzati alla realizzazione e miglioramento delle attività turistiche, didattiche e sociali quali attività connesse dell’imprenditore agricolo in forme compatibili con la tutela e la valorizzazione del territorio rurale, realizzati su tutto il territorio regionale, ad esclusione dei centri abitati di Perugia e Terni. Priorità verrà data per gli interventi in aree rurali con problemi complessivi di sviluppo, aree Natura 2000 e Aree naturali protette, così come fra i criteri di selezione sono previsti punteggi più alti per interventi volti al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni in atmosfera, per giovani agricoltori e donne, per chi crea occupazione.

Il sostegno finanziario della Regione è finalizzato a garantire maggiori opportunità di reddito agli imprenditori agricoli e posti di lavoro, oltre ad innalzare la qualità dell’offerta agrituristica nella nostra regione”

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