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Economia Pian di Massiano

Confcommercio: "I mercatini e le fiere rischiano di sparire a breve"

L'associazione di categoria fa il punto sulla crisi economica, ma non solo: gli ambulanti strozzati dagli abusivi, poco ricambio generazionale e i comuni non investono più in strutture per gli eventi

La crisi rischia di chiudere anche i storici mercatini e fiere che ogni settimana segnano lo svolgere della vita sociale ed economica dei quartieri perugini e di tutti i borghi della provincia di Perugia. 

A schiacciare gli ambulanti anche altri due mali non da poco conto: l'abusivismo esasperato e poco sanzionato e la gestione di impianti e piazze da parte dei comuni che non investono più in infrastrutture e immagine degli eventi.
 
"Nonostante la pesante congiuntura che stanno vivendo -  ha spiegato il presidente della Fiva Umbria Massimiliano Baccari -  gli imprenditori sono dunque disponibili a proporre soluzioni innovative – ad  esempio in termini di orari di fiere e di mercati – e a fare iniziative che possano intercettare nuove tendenze, nuovi bisogni e nuove tipologie di consumatori – ad esempio i giovani – ma nel contempo chiedono di essere supportati in questo sforzo dalle istituzioni, in primo luogo i Comuni, chiamati ad reinvestire i proventi della tassa di occupazione del suolo pubblico nella riqualificazione di fiere e mercati, molti dei quali in crisi di identità e con dotazioni infrastrutturali e logistiche non adeguate".
 
Gli ambulanti inoltre si trovano alle prese con un vero e proprio cambio di identità, a causa dell’inserimento massiccio di operatori stranieri e della contestuale diminuzione degli italiani, specie giovani, fenomeno che pone problemi di integrazione, di mantenimento della qualità, a volte di legalità.
 
Chi frequenta i mercati
Tra i frequentatori dei mercati  il 33,5% sono casalinghe, il 22,5% donne occupate - 10% operai/e 10% disoccupati/e, il 10% under 20 , il 10% altro, il  4% lavoratori autonomi
 
Cosa si acquista: 
· Il 64.7% dei consumatori acquista frutta e verdura
· Il 53,2% dei consumatori acquista abbigliamento
· Il 27,8% dei consumatori acquista pesce
· Il 39,1% dei consumatori acquista intimo jeans e maglieria
· Il 27,4% dei consumatori acquista salumi e formaggi
· Il 30,1% dei consumatori acquista calzature e pelletteria
 
Le quote di mercato sui consumi finali
· Ortofrutta 50-55%
· Pesce 35-40%
· Salumi e formaggi 15-20%
· Altri alimentari 10-15%
· Abbigliamento e confezioni 10-12%
· Intimo e maglieria 10-15%
· Jeanseria-camiceria 10-12%
· Casalinghi e articoli da regalo 8-10Pelletterie 7-8%
· Calzature 5-7%
· Pelletterie 7-8%
· Piante e fiori 5-6%
· Giocattoli 2-3%
· Igiene e detergenti 3-4%
· Audiomusica 2-3%
· Altri 1-12%
 
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