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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Fossato di Vico

Crisi Faber, l'azienda ci ripensa e ora vuole trattare con i sindacati

Il presidio permanente dei 190 operai a rischio di perdere il posto ha prodotto un incontro con la multinazionale per mercoledì prossimo a Perugia

Forse solo un' illusione, ma almeno per fino a mercoledì prossimo c’è la speranza per 190 lavoratori – di un territorio che ha visto l’uscita anche di Grifo Latte e altre aziende simbolo – che dall’incontro sindacati e proprietà – la multinazionale  Franke – possa partorire un ripensamento per non chiudere la fabbrica Faber di Fossato di Vico. Al presidio di questa mattina a Fabriano – sede centrale dell’azienda – hanno partecipato oltre un centinaio di lavoratori, tra cui Mariastella, 31 anni, sposata e bambino di 6 anni a casa: “Siamo convinti che si possa ancora fare molto per salvare lo stabilimento di Fossato – racconta al telefono – anche perché le commesse ci sono e la multinazionale ci ha riconosciuto anche un premio produzione quest’estate. Si vuole chiudere per mantenere i costi e spostare altrove la produzione. Ma in questa maniera si uccidono le famiglie dei lavoratori che vivono su un territorio privo di grandi prospettive occupazionali dopo anche le molte chiusure degli anni scorsi.

Foto protesta Faber

Basti ricordare la Merloni e la Grifo Latte. Tutte le istituzioni umbre devono restare compatte sulle nostre posizioni a partire da mercoledì prossimo quando ci sarà il primo incontro con l’azienda nella sede degli industriali a Perugina”. Chi crede poco nelle istituzioni è Mauro Berardi: “Lo abbiamo scritto sugli striscioni e lo ribadiamo ancora adesso: l’amministrazione comunale di Fossato di Vico non ha fatto proprio niente per fermare questa fuga della Faber che lascia a piedi 190 famiglie. Se continua così questi piccoli comuni della Flaminia diventeranno deserti. C’è ancora un incontro da fare: ora le istituzioni dovranno dimostrare quello che valgono”.

Speranza e voglia di ottenere risultati è stata espressa dalla Cgil-Fiom presenti oggi sia al presidio nelle Marche che all’assemblea pomeridiana:“L’incontro concesso dall’azienda è un primo risultato della grande e determinata mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori di Fossato – commenta Maurizio Maurizi, segretario generale della Fiom Cgil di Perugia – un segnale che speriamo possa portare ad un ripensamento della scelta incomprensibile della cessazione di attività, per un’azienda considerata fino a qualche mese fa, dalla stessa multinazionale Franke, tra le più produttive ed efficienti, come dimostra anche il premio di qualità ottenuto dalla fabbrica di Fossato per l’anno 2010 e consegnato lo scorso mese di giugno. Una ragione in più – conclude Maurizi – per difendere i 190 posti di lavoro a rischio e il patrimonio industriale che la Faber rappresenta per il territorio”.

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