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Economia

Expo, l'invenzione dei ricercatori dell'Università di Perugia stupisce Dubai

Brevetto Unipg tra i finalisti dell’Intellectual Property Award: ecco come funziona

Il brevetto dei ricercatori dell'Unipg tra i finalisti del concorso  “Intellectual Property Award 2021”. L'invenzione "Reconfigurable Radio-Frequency Distribution Network", progettata e realizzata dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria dell'Università degli Studi di Perugia - composto dalla dottoressa Valentina Palazzi e dai professori Luca Roselli, Paolo Mezzanotte e Federico Alimenti - è in gara nella macro area della “future mobility” a Expo Dubai. 

Il brevetto dell'Unipg

"Reconfigurable Radio-Frequency Distribution Network". Questo il nome dell’invenzione presentata dall’Università degli Studi di Perugia al concorso. Il brevetto, sottolinea l'Ateneo, consiste "in un circuito elettronico a radio-frequenza in grado di migliorare la versatilità e la copertura di sistemi di telecomunicazione su piattaforme mobili".

Il circuito, spiega l'Unipg, "permette di controllare in tempo reale le caratteristiche di radiazione delle antenne, adattando la copertura e la direzione di trasmissione dei dati alle effettive esigenze del sistema". Ed è un passo avanti nella tecnologia. Perché "a differenza dei circuiti allo stato dell’arte, che includono interruttori e amplificatori, la rete presentata è in grado di controllare la potenza e il ritardo dei segnali trasmessi alle porte di uscita ricorrendo esclusivamente a dei componenti circuitali chiamati “phase shifters” (letteralmente “sfasatori”). Sfruttando un’architettura di innovazione assoluta, l’invenzione permette di ridurre il consumo di potenza, incrementando al contempo la versatilità del sistema". 

Cos'è l'Intellectual Property Award

L'Unipg spiega che l’Intellectual Property Award 2021 è "una competizione volta a incentivare l’innovazione e a valorizzare la creatività degli inventori delle Università italiane, degli enti pubblici di ricerca nazionali e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico". L’edizione 2021, prosegue l'Ateneo, "ha visto la partecipazione di 216 brevetti suddivisi in 7 macro aree tecnologiche: Agritech e Agrifood, Cybersecurity, Artificial Intelligence e Big Data,  Green Technologies e Materiali Alternativi, Life Science e Health Care, Aerospace, Fonti rinnovabili, Energia alternativa e Acqua, Future mobility". L’iniziativa "è realizzata in collaborazione con Netval, un’associazione che raccoglie 64 Università, 15 Enti Pubblici di Ricerca (Epr), 13 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs), 3 fondazioni e 2 agenzie, con il fine ultimo di valorizzare il trasferimento tecnologico dei prodotti degli istituti di ricerca nazionali". 

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