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Economia Gualdo Tadino

La giornata nera dell'ex Merloni: fine mobilità per i lavoratori, promesse non mantenute

Appello a tutte le istituzioni, i lavoratori e i sindacati "perché insieme vengano costruite le condizioni per trovare concrete opportunità”. I lavoratori restano senza un minimo di sostegno economico

Una brutta giornata per la fascia appenninica dell'Umbria. Oggi oltre 100 lavoratori dell'ex Merloni, che non hanno ritrovato una ricollocazione lavorativa, non avranno più un sostegno economico a causa della fine della mobilità. Si tratta di lavoratori compresi in una fascia d'età che va dai trenta ai quarantanni e che andranno ora a rimpinguare le fila dei disoccupati. 

Oltre 100 persone rimaste a piedi che è la dimostrazione di come le tante annunciate promesse sul rilancio dell'economia del territorio gualdese-nocerino sono state solo teorie o peggio ancora chiacchiere.  Siamo all'inizio e questa sorte, se non cambieranno le condizioni attuali, toccherà a tutti i 450 dipendenti rimasti nel bacino degli ex Merloni. 

Il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi, ha lanciato un appello: "E' necessario che tutte le istituzioni, i lavoratori e i sindacati facciano squadra e rete e costruiscano le condizioni perché da questo momento di difficoltà possano trovarsi concrete opportunità. Il tempo è stretto, anche per le cordate di imprese che vogliono misurarsi sul campo. La nostra attività, come Regione, è molteplice e volta comunque ad un unico fine, quello di assicurare dignità e futuro a questi lavoratori”.

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