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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'UMBRIA del futuro | La Diga di Valfabbrica cresce e parte il collegamento con l'acquedotto Perugia-Trasimeno: è la svolta ambientale, economica e turistica

Umbra Acque ha avviato la progettazione dell'infrastruttura che sarà fondamentale per garantire acqua al 70 per cento dell'Umbria. La soddisfazione dei vertici Buonfiglio-Calabrese: "Dal Pnrr 16,2 milioni: ecco il progetto e i benefici". L'Invaso permetterà meno attingimenti al Trasimeno e sul Tevere, oggi in gravi difficoltà a causa delle piogge scarse

La Diga di Valfabbrica sul fiume Chiascio sta, giorno dopo giorno, accumulando acqua nel suo bacino che, per estensione una volta a regime, sarà il settimo in Europa. La Banca dell'Acqua dell'Umbria, come annunciato ad aprile 2021 dall'assessore Roberto Morroni, dopo 40 anni di attese, soldi spesi, crolli e collaudi sta diventando una realtà con dei benefici per gli umbri sia a livello ambientale che ed economico. Tradotto in soldoni: preservare i fiumi e il Trasimeno - meno artingimenti a scopo idrico - e garantire all'agricoltura e alle famiglie una infrastruttura che per decenni permetterà benessere e di affrontare i cambiamenti climatici. C'è anche una grande opportunità di valorizzare a livello turistico un paesaggio rurale dell'Umbria di rara bellezza e poco conosciuto: la Diga permetterà oltre 20 chilometri di parco naturale. 

foto digaIntanto, come detto, la Diga di Valfabbrica cresce giorno dopo giorno: il primo obiettivo è il raggiungimento di quota 305 metri, corrispondente a un volume di invaso di circa 52 milioni di metri cubi di acqua. Per poi progressivamente arrivare, si spera, al suo massimo: 224 milioni di metri cubi di acqua. Una potenza.  Dalle parole ai fatti: i tempi per un'entrata in esercizio si fanno sempre più corti. Altro importante tassello arriva da Umbra Acque. E' iniziata la progettazione in questi giorni per il collegamento tra la diga del Chiascio e il sistema acquedottistico del Perugino-Trasimeno. Una tassello fondamentale per i benefici che abbiamo spiegato che porterà in dote l'invaso umbro. Il collegamento da progettare e realizzare sarà in futuro anche la porta che consentirà anche l’interconnessione con i sistemi del Folignate, Spoletino e Ternano. Infatti la Diga prevede di servire il 70 per cento del territorio regionale. Si tratta dell’opera più strategica del “Programma degli Interventi” della società del servizio idrico, particolarmente apprezzata anche dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino che la ritiene il “progetto bandiera” dell’Umbria.

“Un progetto da 18 milioni di euro, di cui 16,2 milioni arriveranno dall’assegnazione dei fondi Pnrr – ha spiegato Filippo Calabrese, presidente di Umbra Acque -. Così infatti il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha premiato il principale intervento del Piano denominato “Umbria Resiliente” proposto dalla Regione Umbria e ideato internamente da Umbra Acque nell’ambito di un tavolo lavoro coordinato da Auri nel corso del 2020”.

Tiziana Buonfiglio, amministratrice delegata della società, si è soffermata nella complessità generale di un progetto di cui il collegamento con il perugino-trasimeno è solo un primodiga del chiascio-2 passo: "Nel suo complesso il Piano "Umbria Resiliente" prevede la realizzazione di 8 sistemi idrici, per un investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro, con la prospettiva di una poderosa infrastruttura idrica regionale, in un’ottica di sostenibilità ambientale che va responsabilmente oltre la geografia dei confini dei singoli gestori del servizio idrico integrato”.

Dalla progettazione alla conclusione dei lavori, sono previsti cinque anni: un percorso breve considerando i tempi medi di realizzazione delle opere pubbliche, che servirà a raggiungere questo fondamentale traguardo e per il quale sarà decisivo anche l’impegno di tutti i soggetti istituzionali e il sostegno delle numerose realtà dei territori comunali coinvolti.

Ma nello specifico del progetto?  Le opere che si prevede di realizzare, secondo Renzo Patacca, responsabile degli Investimenti di Umbra Acque  - consistono in una nuova condotta acquedottistica in derivazione dal partitore di Pianello (già presente), dove arriva la conduttura in galleria dall’invaso sul Chiascio, che andrà ad alimentare un nuovo potabilizzatore che sarà situato nei pressi del Campo pozzi denominato 'Petrignano', il quale rappresenta un punto strategico per l’approvvigionamento di gran parte del sistema gestito da Umbra Acque. 

"A ospitare le nuove infrastrutture saranno i tre territori comunali di Perugia, Assisi e Bastia Umbra, ma tra la Valle Umbra nord e il comprensorio del Trasimeno sono ben quindici i comuni e oltre trecentomila abitanti che beneficeranno direttamente della nuova risorsa idropotabile”. La Banca dell'acqua dell'Umbria dunque sta finalmente entrando sempre di più nei meccanismi regionali. Ci vogliono ancora anni: ma il futuro e tracciato ed è certamente all'insegna del cambiamento e della tutela ambientale. 
 

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