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Economia

Crisi economica, anche i cavatori e cementieri piangono: estrazioni al meno 30%

La relazione 2007-2011 dei dati in miniera e cava dimostrano la crisi dei poteri forti dell'Umbria e la messa in discussione anche di posti di lavoro in teoria saldi. Ecco il quadro

Anche i ricchi piangono, purtroppo. La crisi dell'edilizia è un dato di fatto. Quella che stiamo per presentare è conseguente. Stiamo parlando del settore delle cave e miniere della Provincia di Perugia che stanno alla base dell'industria del cemento e del calcestruzzo.

Dalle miniere di casa nostra si è estrae sempre meno marna - insieme di argilla e carbonati -  a discapito non solo dei guadagni dei potenti cementieri e cavatori, ma anche di occupazione diretta e indiretta (il bacino dei trasporti su tutti).

Nel 2007 i metri cubi ricavati dalle miniere erano 2milioni 137mila; nel 2008 1milione 813mila, nel 2009 1milione 655mila, nel 2010 1milione 435mila. L'ultimo dato a disposizione riguarda il 2011: 1milione 443mila euro. In 4 anni l'estrazioni sono rallentate del 32,5 per cento.
 
Ma quello che più preoccupa è che il dato 2011 è "drogato": nel senso che la Quadrilatero, società che gestisce la costruzione dalla Perugia-Ancona fino al collegamento Foligno-Marche, si rifornisce di materia prima di casa nostra. Una volta chiusi i cantieri o bloccati il dato rischia di chiudere anche a meno 50-60 per cento. 
 
Negativo anche il dato delle cave, sparse tra l'altro nel 92 per cento dei comuni umbri: dal 2007 al 2011 la produzione è calata del 28,6 per cento. Si è passati da 4milioni 200mila metri cubi di argilla, ghiaia,sabbia,calcare e arenaria a 2milioni 998mila metri cubi. Il danno maggiore è stato causato soprattutto ai piccoli imprenditori di cava che hanno già provveduto a licenziamenti o richiesta di cassa integrazione speciale.
 
L'estrazione di materiali è in ripresa in pochi territori: a Spoleto  472mila metri cubi (nel 2010 445mila), a Perugia 355mila metri cubi (294mila) e a Umbertide 145mila (nel 2010 144mila). Tradotto: se anche cementieri e cavatori sono messi male allora l'Umbria che poggiava, nel bene e nel male su questi poteri, ha un quadro sanitario più che critico. A quando gli stati generali per il rilancio della Regione dato che il vecchio sistema si è esaurito?
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