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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

La crisi infinita dell'informazione in Umbria: chiesta legge speciale per sostenere il settore

Dal giornale dell'Umbria ai contratti di solidarietà delle tv e degli altri quotidiani, fino ad arrivare alla cancellazione dei corrispondenti regionali delle agenzie di stampa nazionali

Il calo vertiginoso delle copie vendute (in generale) e quello della pubblicità (a causa della crisi che attanaglia le imprese e il commercio) sta determinando in Umbria una crisi senza precedenti per il settore informazione. I licenziamenti al Giornale dell'Umbria - le lettere già spedite - riguarda ben 27 tra lavoratori giornalisti e poligrafici ed è certamente il caso più eclatante come ribadito dal sindacato Cgil e anche dall'associazione stampa umbra. 

"Il fatto, rappresenta la conferma, semmai ve ne fosse il bisogno, della gestione approssimativa (dolosamente approssimativa?...) che ha caratterizzato la vita della testata negli ultimi quattro mesi, dopo il passaggio di proprietà (per soli 50.000 €...) dalla precedente gestione legata all'imprenditore eugubino Carlo Colaiacovo (azionisti le Società Financo, Bifin, Scai e Coop. TMM) e l'attuale proprietario, la Società GIFER Srl di cui è socio unico Giuseppe Incarnato. Un passaggio di proprietà che potremmo definire avvenuto, quanto meno, in modo poco accorto, se oggi, dopo solo quattro mesi, un manager già al centro di inchieste giudiziarie della Procura di Roma, porta l'azienda alla chiusura".

La Regione Umbria ha convocato giornalisti e proprietà per il prossimo 9 febbraio, quando verrà attivato il tavolo di crisi richiesto dal sindacato. Ma di crisi ce ne sono molte nel settore dell'informazione di casa nostra. Si va dal taglio dei collaboratori redazionali dei quotidiani, alla chiusura della redazione di Grosseto del Corriere e il taglio degli stipendi per tutti gli altri,  senza dimenticare i contratti di solidarietà e le crisi del settore televisivo TRG, a TEF e a Umbria TV. Inoltre quasi tutte le grandi agenzie di stampa nazionali hanno "licenziato" i propri corrispondenti locali, declassando l'Umbria alla serie b dell'informazione. Da qui la richiesta di una legge speciale di sostegno all'editoria umbra da parte della Regione dell'Umbria.

"Al mondo istituzionale e imprenditoriale dell'Umbria - scrivono i sindacati - rivolgiamo un appello affinché sia possibile trovare le soluzioni utili ad impedire la scomparsa di una testata giornalistica importante come il Giornale dell'Umbria, salvaguardando l'occupazione ed il pluralismo informativo in questa regione".

Anche il capogruppo regionale del Partito Socialista, Silvano Rometti, si fa promotore in una mozione di “interventi relativi al mondo dell'informazione e dell'editoria in Umbria con particolare riguardo alla situazione del Giornale dell'Umbria”. Nella mozione Rometti spiega che è necessario: “sostenere il sistema dell'informazione in Umbria per garantire la pluralità e la sostenibilità economica, ma anche tutelare e valorizzare il ruolo, le condizioni lavorative e le professionalità dei giornalisti coinvolti nel sistema editoriale locale”. Si apre dunque la discussione in Regione per salvare l'informazione locale che è molto vicina al collasso. 

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