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Coronavirus e commercio, presidente Tesei: "Ristori retroattivi e aperture in sicurezza. Non abbandoniamo il comparto"

I commercianti: "In caso di nuove chiusure operare con precisione chirurgica, per limitare al massimo il disagio di imprese e cittadini"

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha incontrato questa mattina il vice presidente vicario di Confcommercio, Andrea Tattini, e i presidenti regionali di Federmoda, Carlo Petrini, Federpreziosi Erika Bellini, Federazione Pubblici Esercizi, Romano Cardinali e venditori ambulanti Fiva, Luca Benedetti in rappresentanza del mondo del commercio umbro.

Due i temi centrali dell’incontro: la prolungata e ulteriore chiusura di esercizi in grado di assicurare elevati standard di sicurezza, avvertita come una ingiustificabile ingiustizia; la necessità di ulteriori ristori che siano realmente adeguati alle necessità delle imprese che non si vogliono arrendere.

“Sono a conoscenza della situazione che stanno attraversando le attività commerciali e imprenditoriali in generale, settori che abbiamo in grande considerazione e a cui abbiamo sempre rivolto attenzione, ma vi sono molte decisioni che vanno prese a livello nazionale, e lì che come Regione Umbria mi sto battendo con ogni mezzo. Abbiamo chiesto e stiamo ottenendo – ha sottolineato la presidente Tesei - che nel prossimo Dpcm venga inserito che per le zone rosse territoriali istituite anche tramite ordinanza regionale, d’intesa con il Ministero della Salute, vengano previsti i ristori nazionali. Inoltre sto chiedendo fortemente che proprio questi ristori siano riconosciti in maniera retroattiva anche alle attività che esercitano nella zona rossa istituita dalla Regione nelle ultime tre settimane. Al Governo ho anche proposto, insieme alla gran parte delle Regioni, di poter individuare dei protocolli specifici per le attività commerciali, anche più stringenti laddove ve ne fosse bisogno, ma che permettano di poter svolgere la propria attività in sicurezza anche negli scenari di zona arancione e rossa”.

Sul fronte dolente dei ristori i commercianti hanno chiesto alla presidente Tesei di farsi portavoce delle nostre richieste di rapidità e di congruità presso il governo nazionale e, sul fronte locale, di creare facilitazioni di “filiera corta” a favore dei ristoranti che utilizzano i prodotti agricoli del nostro territorio. Nel caso in cui ci si trovasse nuovamente a dover assumere provvedimenti restrittivi in alcune aree del territorio, è stato chiesto di operare con precisione chirurgica, per limitare al massimo il disagio di imprese e cittadini.

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