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Coronavirus, Brunello Cucinelli più forte della crisi: "Ricavi in aumento nel terzo trimestre"

Dopo un semestre difficile il Cda registra una crescita del 3,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e rivendica con orgoglio la difesa dei suoi dipendenti: "Gli stessi di febbraio"

Un'eccellenza umbra più forte della crisi legata all'emergenza coronavirus, che non ha impedito alla Brunello Cucinelli S.p.A. di crescere nel terzo trimestre di questo difficile 2020. Tre mesi in cui, secondo l'analisi del Cda dell'azienda di moda, i ricavi netti sono aumentati del 3,6% rispetto allo stesso periodo dello stesso anno. Significativo l'aumento dei ricavi in Nord America (+9,1%), Europa (+7,5%), Cina (+3,2%, incluso Hong Kong e Macao), che vanno a compensare il calo registrato in Italia (-5,5%) e nel resto del mondo (-5,7%). Ottima crescita nel canale 'wholesale' (+19,4%), mentre viene considerata buona la tenuta del canale retail (-15,7%).

Queste invece le cifre comunicate dall'azienda per quanto riguarda i ricavi dei primi 9 mesi 2020: ricavi netti pari a 379 milioni di Euro, in calo del -17,5% a cambi correnti (-17,4% a cambi costanti) rispetto ai 459,2 milioni di Euro al 30 settembre 2019. Nel dettaglio: Nord America -21,4%, Europa -13,4%, Cina (incluso Hong Kong e Macao) -12,6%, Resto del Mondo -13,9%, Italia -22,5%. L'analisi delle performance per canali distributivi parla invece di un -8,9% nel 'wholesale' e di un -26,1% in quello 'retail'.

“In questo ultimo tempo cerchiamo ogni giorno di convivere con questa pandemia - commenta il presidente esecutivo Brunello Cucinelli - avendo gradualmente meno timore ma mantenendo grandissima attenzione. Nel terzo trimestre abbiamo avuto dei risultati molto, molto positivi e immaginiamo che questo  favorevole andamento possa continuare nel quarto ed ultimo trimestre del 2020. Forse abbiamo riavviato il cammino per una sana, equilibrata e sostenibile crescita dell’azienda che ci dovrebbe portare a chiudere il secondo semestre con un fatturato in aumento rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo risultato ci dovrebbe permettere di chiudere il 2020 con un calo dei ricavi 'leggero' intorno al 10%. Abbiamo terminato la raccolta ordini Primavera Estate 2021 che ha avuto un particolare successo sia in termini di numeri che di immagine. Tutto questo ci fa immaginare un 2021 molto positivo che noi definiamo 'anno del riequilibrio', con una crescita dei ricavi intorno al 15%”.

L'azienda fa poi un'analisi della gestione e del modo in cui sta affrontando il 'tempo nuovo' e i cambiamenti legati alla pandemia: "Dal 1° luglio abbiamo iniziato a guardare l’azienda con freschezza e positività, senza farci influenzare dai risultati del primo semestre, consapevoli di vivere un anno di 'passaggio' e di essere entrati in una sorta di Tempo Nuovo, che richiede umiltà, coraggio, creatività e velocità di esecuzione. Il Creato ci ha chiesto aiuto sotto forma di disputa tra la biologia e la Terra. Torneranno a rinvigorirsi i grandi ideali: la bella politica, la bella famiglia, la spiritualità e l’arte, torneremo ad utilizzare più che a consumare ciò che la terra ci offre, faremo molta attenzione ad ogni cosa: dove è stata prodotta, come è stata prodotta, che la sua produzione non abbia recato danni al creato. Crediamo che torneremo ad armonizzare il grande tema della vita: il rapporto tra profitto e dono. Forse non volgeremo le spalle alla povertà e considereremo ciò che abbiamo in sovrappiù una sorta di amabile risorsa per quella parte di umanità che è in difficoltà. I grandi sentimenti dell’essere umano sono sempre gli stessi. Lavoreremo con la stessa dedizione ricordandoci però che quando l’essere umano è spaventato, addolorato, è propenso all’amabilità, alla gentilezza e non all’arroganza. Le persone avranno un nuovo livello di consapevolezza verso ogni tipo di acquisto e saranno perciò ancora più speciali”.

A rendere orgogliosi i vertici dell'azienda è soprattutto la capacità di difendere i propri dipendenti: "Riteniamo di essere pronti ad affrontare tutte queste nuove sfide, grazie ai fondamenti della nostra impresa che ha sempre ricercato una crescita garbata e un sano profitto attraverso la scelta di un capitalismo umanistico contemporaneo, dove abbiamo sempre creduto nella dignità di ogni essere umano. Il numero dei dipendenti al lavoro è oggi lo stesso di febbraio, e abbiamo mantenuto inalterati i loro stipendi, facendo in modo che possano vivere e lavorare nella sicurezza fisica e con la certezza di poter mantenere la propria occupazione. La nostra azienda oggi è la stessa di febbraio".

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