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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Coronavirus, trasporti e mobilità alle corde: "Riaprire, ma con cautela"

Uiltrasporti: "Questa incredibile situazione a cui siamo costretti, dettata dalla pandemia atto, ci ha fatto perdere tutte quelle che erano le nostre certezze"

“Questa incredibile situazione a cui siamo costretti, dettata dalla pandemia atto, ci ha fatto perdere tutte quelle che erano le nostre certezze. Persone costrette a casa e altre in prima linea che lavorano per garantire servizi e assistenza a tutti gli altri. Sono tante in ambito ai settori che sono propri della Uiltrasporti. A tutte queste persone, anche al di fuori dei nostri settori, va tutta la nostra vicinanza e stima, oltre ai grazie infiniti”. Queste le parole del segretario generale di Uiltrasporti Umbria, Stefano Cecchetti, che in vista delle imminenti festività pasquali coglie l’occasione di porgere gli auguri e fare un punto della situazione attuale.

“Ancora oggi – ha affermato Cecchetti –, a oltre due mesi dall’inizio di questa sciagura, i disagi per chi sta lavorando sono solo lievemente mitigati. Questo è inaccettabile. Se queste persone si fermassero, allora tutto si aggraverebbe”.

In relazione al sistema Trasporti – ha sottolineato Cecchetti – ci preme evidenziare che il servizio ferroviario, che su scala nazionale è passato da 300 convogli Trenitalia ad alta velocità a 8 e da 116 di Italo a 2, in Umbria vede l’80% dei treni fermi, con chiusura delle biglietterie e personale di circolazione ridotto del 30%, onde garantire il rispetto delle distanze in ambito lavorativo. Per quanto attiene le Officine folignati, la produzione è stata ridotta dell’85% e ha comportato 341 operatori in sospensione con accesso agli ammortizzatori sociali, mentre la manutenzione infrastrutture vede tutto l’organico in forza, garantite le idonee misure previste, al fine di interventi anche straordinari vista la bassa circolazione”.

“Il trasporto pubblico locale su gomma, ferro e navigazione è ridotto al 30% - ha continuato Cecchetti – e il Minimetrò è chiuso, con personale coperto da ammortizzatori sociali. Siamo in attesa di riscontro da Regione Umbria al fine di riuscire a comprendere le intenzioni della stessa circa i preannunciati tagli pari a 3,5 milioni di euro per l’anno in corso, per cui ci siamo già esposti rappresentando la nostra contrarietà. La riduzione in atto dovrebbe di gran lunga assorbire tale taglio, ma non se ne ha conferma e, questo, sposta di molto quello che potrebbe essere il futuro del Tpl in Umbria, sia dal versante del servizio per qualità e quantità, che dal versante occupazionale. È a tutti nota la nostra presa di posizione rispetto alle altre sigle confederali, di contrarietà alla firma dell’accordo Busitalia, relativo ai criteri da adottare organizzativamente nel periodo di sospensione dal lavoro degli addetti, con utilizzo preventivo di tutte le ferie pregresse, senza lasciarne un minimo necessarie per ammortizzare le difficoltà che potrebbero insorgere se avvenissero i tagli di cui sopra. La nostra posizione, con estrema soddisfazione, possiamo dire è stata utile avendo poi, successivamente, rivisto tutti la posizione che ha portato ad un livello minimale di 6 giorni di ferie pregresse da non utilizzare in questa fase. Va quindi sollecitato il confronto già richiesto con la Regione, che provvederemo a fare nei prossimi giorni, possibilmente unitariamente alle altre organizzazioni sindacali confederali, altrimenti noi soltanto UIltrasporti”.

“Il trasporto aereo – ha aggiunto Cecchetti – è quasi azzerato in tutta Italia ed anche a Perugia. Salvo il previsto presidio di cinque operatori, il resto è in cassa integrazione guadagni straordinaria, a zero ore per un anno, tenuto conto delle difficoltà già precedenti di scarsità di voli da e per Perugia, quindi in previsione pessimistica di una difficoltosa ripartenza del settore trasporto aereo, di cui vorremmo discuterne con la Regione Umbria”.

“Il Trasporto taxi e autonoleggio – ha dichiarato Cecchetti – è pressoché azzerato, con operatori garantiti da ammortizzatori sociali; il Trasporto merci e logistica si presenta in modo abbastanza diversificato: da un lato sono aumentati i volumi di lavoro nel settore alimentare legato all’e-commerce, dall’altro si è assistito ad un ricorso agli ammortizzatori sociali, a fronte dell’abbassamento repentino dei consumi non alimentari. In ambito logistico, malgrado le disposizioni delle varie aziende di garanzie delle distanze sociali, con modifiche agli orari delle turnazioni, si riscontrano difficoltà rispetto all’approvvigionamento di dpi specifici anticontagio Covid-19. Anche il settore del Multiservizi in ambito pulizie civili e industriali, fuori dai luoghi sanitari, in cui si lavora ad alto rischio, ha subìto un grande ridimensionamento, in conseguenza del fermo produzione delle fabbriche e dello smart working dei settori impiegatizi”.

“L’ambito dell’Igiene ambientale – ha evidenziato Cecchetti – ha visto calare il fabbisogno legato alle attività commerciali sospese, per cui i Gestori tendono a ricorrere agli ammortizzatori sociali. Ma tali gestori sono stati diffidati da noi e dalle altre organizzazioni sindacali, in quanto il ricorso a tali ammortizzatori è indebito poiché non hanno subito variazioni circa i corrispettivi da parte degli enti committenti. Con grave ritardo, solo il 30 marzo, la Regione Umbria ha disposto l’ordinanza di metodologia particolare per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalle persone risultate positive all’esame del Covid-19 e da quelle a rischio in quarantena fiduciaria presso il proprio domicilio, assoggettando tali rifiuti alla categoria dei ‘rifiuti pericolosi’. Stiamo verificando e sicuramente interverremo, affinché tale nuovo metodo, oltre a garantire con adatti strumenti l’incolumità degli operatori, consenta una adeguata vivibilità, tenuto conto delle impossibilità, per chi espleta tale servizio, di potersi rifocillare in alcun modo durante lo svolgimento dello stesso e neppure svolgere i propri bisogni fisiologici se non in luoghi preposti, che ad oggi non sono stati predisposti”.

Infine, Cecchetti riflette sulla possibilità di far ripartire le attività commerciali, artigianali e industriali. “Confidiamo – ha detto Cecchetti – che possa avvenire presto la massima ripresa ma siamo consapevoli della grande insidia che ancora resta circa il propagarsi dei contagi. Quindi tutto dovrà essere fatto con la massima attenzione e cautela, per non compromettere tutto quanto fatto sino ad ora. Nella ripresa vanno fatti tutti gli sforzi possibili a salvaguardia della salute e della vita dei lavoratori, evitando nel modo più assoluto gli errori già percorsi di approvvigionamento dei DPI appositi. Questo dovrà essere al primo punto, in tutti i luoghi di lavoro, come dovremo essere tutti più cauti e ascoltare quanto ci viene imposto dallo Stato, per la nostra sicurezza e di tutti gli altri cittadini, medici e operatori sanitari”. “Si avvicina la Pasqua – ha concluso Cecchetti –, festa religiosa ma molto sentita anche dai laici perché oltre al significato spirituale rappresenta l’inizio della Primavera e la rinascita della natura. Questo è quello che dovrà essere per tutti noi. Forza ragazzi”.

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