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Coronavirus, 'Umbriaperta' occasione per le imprese del turismo: "Pronti alla ripresa"

Federalberghi e Faita Umbria Confcommercio: “Tante imprese si stanno preparando, con i nostri uffici tecnici, per l’invio delle domande di accesso al bando regionale. Potrebbe essere necessario aumentarne la dotazione”

Il bando regionale 'Umbriaperta', varato dalla Regione per sostenere gli investimenti utili alla riapertura delle imprese ricettive umbre colpite dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dal conseguente blocco dei flussi turistici a seguito del lockdown, è un'occasione da non perdere per tante attività che so stanno preparando per aderire, mettendosi concretamente in gioco per il proprio futuro e quello del turismo umbro.

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“Una percentuale molto alta delle imprese nostre associate, finora almeno il 25%, ha già manifestato l’intenzione di aderire al bando regionale Umbriaperta e sta predisponendo le domande anche con l’aiuto dei nostri uffici - spiega Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria Confcommercio -. Bisogna riconoscere che finalmente la Regione ha messo sul piatto risorse importanti per un settore che è sfinito da oltre un anno di fermo, ma che ha voglia di ripartire al più presto e nel miglior modo possibile.  Gli interventi della Regione, inoltre, coinvolgeranno complessivamente tutti i soggetti della filiera turistica, compresi i Comuni con i quali ci candidiamo da subito a collaborare, anche attraverso i nostri Consorzi tematici, per definire quei prodotti turistici rilevanti per il sistema regionale che possono concorrere a definire un’offerta nuova e più attrattiva per il mondo nuovo che uscirà dalla pandemia. Questo è molto importante, se vogliamo sostenere adeguatamente un settore che è strategico per l’intera economia regionale. Le imprese, intanto, hanno capito che si tratta di un intervento di rilevanza eccezionale e si stanno muovendo. Siccome il bando si chiude il 30 giugno, le domande potrebbero essere ancore molte. Noi auspichiamo che, come promesso, si possa aumentare la dotazione del bando, se si dovesse manifestare questa necessità”. 

Anche le imprese turistico ricettive all’aria aperta, comparto importante nell’extralberghiero regionale, hanno accolto con favore il bando regionale. “Umbriaperta permetterà alle nostre attività di presentarsi alla ripartenza del turismo con strutture adeguate alle nuove esigenze dei consumatori. Il 75% è un contributo vero per allinearsi agli standard di qualità, vivibilità, sicurezza che ci richiede questo difficile momento - sottolinea Monica Migliorati, vicepresidente Faita Umbria Confcommercio e rappresentante dell’imprenditoria turistica del Trasimeno -. Dobbiamo dare atto alla Regione di aver accolto le nostre richieste per consentire a più imprese di aderire, abbassando la percentuale di perdita del fatturato, e prevendo un’alta percentuale di aiuti a fondo perduto. Lo sforzo di tutte le imprese ricettive all’aria aperta è ora quello di prepararsi ad accogliere nel miglior modo possibile il turismo che ripartirà, ci auguriamo, al più presto. Vogliamo tornare a far godere l’Umbria nelle sue qualità più alte. Per le sue caratteristiche, la nostra regione è portata ad accogliere un turismo di qualità, che ama le attività all’aria aperta e lo sport; il distanziamento è già garantito dalla natura del territorio e delle strutture che vi operano. Siamo grati alla Regione e all’assessore Paola Agabiti per la sensibilità con cui ha ascoltato le nostre richieste e il forte sostegno anche alle piccole realtà della nostra regione. Da parte nostra, faremo il possibile per contribuire alla ripartenza di questo settore: per le nostre imprese, per i lavoratori di questo comparto e per l’intera economia umbra”.

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