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Economia Castiglione del Lago

Coronavirus, per la fase 2 gli operatori del Trasimeno chiedono linea di finanziamento, stop alle tasse e un piano per il lago

Le proposte del gruppo Aurora di Castiglione del Lago per sostenere le imprese del settore ricettivo e turistico

Linee di finanziamento, una cabina di regia con imprese ed enti locali, rimodulazione della Tari, un paino, subito finanziato, per la gestione del Trasimeno. Sono le proposte che avanza il gruppo Aurora di Castiglione del Lago, che gestisce 3 ristoranti, 1 enoteca e un hotel a Castiglione del Lago e un camping village a Magione e che con circa 50 addetti tra dipendenti a tempo indeterminato e lavoratori stagionali rappresenta una delle realtà più importanti del comparto del turismo nel territorio del Trasimeno.

Per Aurora, alla riapertura delle attività, numerose saranno le novità che ogni impresa dovrà affrontare e che rappresenteranno un aggravio dei costi di gestione, citandone alcune che sembrano ad oggi essere più verosimili e probabili: "Nuove e più stringenti norme per la sanificazione dei locali pubblici in tutte i loro ambienti; resteranno in vigore le norme relative alla distanza tra persone e alla gestione dei flussi che inevitabilmente avranno un impatto sulle imprese, si pensi alla fisiologica diminuzione di coperti per un ristorante. Questi cambiamenti porteranno da un lato ad un aggravio dei costi diretti per le imprese e dall’altro una diminuzione dei livelli di fatturato".
Ma Aurora pensa anche alla gestione della “cosa pubblica”: "La gestione dei beni pubblici, che rappresentano gli attrattori turistici della zona, dovrà adeguarsi ad un “sentiment” dell’opinione pubblica che porrà estrema attenzione alle tematiche dell’ambiente, dell’inquinamento e della salubrità dei luoghi. Per questo in un territorio come il lago Trasimeno diventerà determinante poter garantire la risoluzione delle annose criticità del lago, perché tutte strettamente legate a quella sensazione di salubrità e pulizia. Non si possono non risolvere le questioni inerenti: la drastica riduzione dei Chironomidi, la manutenzione delle sponde con l’eliminazione delle alghe dalle aree spondali antropizzate, la manutenzione delle aree verdi pubbliche e delle infrastrutture viarie e secondarie, come le ciclovie".
Per Aurora le amministrazioni regionali dovranno avere forza di "prevedere linee di finanziamento, anche attraverso bandi veloci da finanziare con i residui della programmazione 2014-2020, per agevolare l’adeguamento delle imprese alle novità in tema di sanificazione e ricircolo dell’aria; una rimodulazione delle tariffe TARI che tenga conto del sopravvenuto cambio di capacità produttiva delle imprese; una cabina di regia tra imprese ed enti locali per il recepimento delle norme e l’immediata applicazione delle stesse, anche coinvolgendo Asl e altre strutture preposte; l’immediata stesura e finanziamento di un piano di gestione del lago Trasimeno in grado di eliminare il problema dei chironomidi e di gestire la manutenzione delle aree spondali e delle aree verdi pubbliche in maniera strategica e duratura". Solo così, affermano, "il territorio avrà le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nella nuova economia post-coronavirus, fondata sul valore delle comunità e della sostenibilità". 

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