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Economia

Coronavirus, la Regione Umbria 'chiama' il Governo Conte: "Rinviare la plastic tax"

Fioroni: "L’emergenza Coronavirus ha causato un drastico rallentamento dell’economia, mettendo in estrema difficoltà la grandissima parte delle imprese"

Le conseguenze del coronavirus sull'economia. La presidente Tesei, più volte, ha evocato lo spettro del terremoto del 2016. Quindi, che fare? La Regione Umbria, con una nota ufficiale, chiama in causa il Governo Conte. L'assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni mette sul tavolo il rinvio della plastic tax. "L’emergenza Coronavirus - ha causato un drastico rallentamento dell’economia, mettendo in estrema difficoltà la grandissima parte delle imprese".

Le aziende, spiega Fioroni, "si sono trovate a far fronte a diverse difficoltà quali le interruzioni della supply chain, cali di domanda, il rallentamento delle attività di vendita e comunicazione, cancellazione di eventi, la lievitazione dei costi legati alle misure di contenimento e, nei casi più gravi, la riduzione dei turni di lavoro o addirittura il fermo degli stabilimenti, con conseguenze occupazionali". E ancora: "Le imprese ora più che mai necessitano di energici stimoli alla ripartenza, e non sarebbero in grado di sostenere ulteriori aggravi di costi".

Infine, la mossa: il rinvio. "La Regione Umbria suggerisce il rinvio di un anno dell’entrata in vigore della Plastic Tax, che quindi slitterebbe dal 1 luglio 2020 al 1 luglio 2021". Il Governo Conte ascolterà?

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