Coronavirus, i numeri della fase 2. In provincia di Perugia "ancora fermo il 25% del settore produttivo"
I dati della Camera di commercio, Mencaroni: "Bar e alberghi i più colpiti. Molti hotel chiusi per scelta, mercato fermo"
In provincia di Perugia dal 4 maggio in attività 45.176 imprese su 60.709, il 74,4%. Restano in lockdown 15.533 imprese, cioè il 25,6% del sistema produttivo provinciale.
Sono i dati forniti dall'ufficio Studi camerale che il presiente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni che ricorda come risultino autorizzate al 4 maggio tutte le imprese del settore agricoltura e silvicoltura (12.774), l’intero settore delle attività manifatturiere (6.018 imprese), la totalità delle aziende delle costruzioni (8.261 imprese). Altri settori sono autorizzati per intero: le attività Immobiliari (2.761 imprese), i servizi finanziari (1.392), trasporti e magazzinaggio (1.560), le attività Professionali (1.870).
Il commercio all’Ingrosso e al dettaglio e i servizi di alloggio, alberghi, bar e ristorazione sono i settori più colpiti dal lockdown, sottolinea lo studio, su 14.267 imprese commerciali all’Ingrosso e al dettaglio della provincia di Perugia ne risultano autorizzate al 4 maggio 6.189, il 43,3% del totale;
le altre 8.078 imprese, il 56,6%, sono ancora a saracinesche abbassate.
Per tornare a lavorare dovranno aspettare il 1 giugno le imprese dei sServizi alla persona, parrucchieri, barbieri, estetiste: in provincia di Perugia sono in tutto 1.730.