Coronavirus, Confcommercio contro il Dpcm: "Negozi dei centri commerciali penalizzati"
Giorgio Mencaroni (presidente Confcommercio Umbria): “Anche queste imprese devono poter lavorare, nel pieno rispetto delle regole”
“Ci siamo già attivati presso la Confcommercio nazionale perché sostenga la nostra richiesta. Chiediamo ora anche alla Regione che, nella sua frequente interlocuzione con il governo, faccia comprendere l’iniquità di una misura che penalizza in modo irragionevole i negozi presenti nei centri commerciali, costretti alla chiusura nei giorni festivi e prefestivi fino al prossimo 15 gennaio”.
Il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni boccia senza mezzi termini le nuove disposizioni del Decreto Natale, "nel quale rileva diverse incongruità. La più evidente riguarda i negozi che operano nei centri commerciali, che dovranno restare chiusi nei festivi e prefestivi sebbene possano garantire tutte le misure di sicurezza che già attuano negli altri giorni della settimana", spiega Confcommercio.
“La misura è ancora più penalizzante in questo periodo dell’anno – aggiunge il presidente Mencaroni – dal quale le imprese si aspettano di riprendere un po’ di fiato in un anno così terribile. E’ evidente e perfino scontato che la sicurezza delle persone deve essere la nostra prima preoccupazione, ma bisogna consentire alle imprese di lavorare, naturalmente adottando tutte le misure per garantire contingentamento e distanziamento. Con la Regione Umbria, che sta per annullare l’ordinanza che obbligava alla chiusura domenicale tutti gli esercizi commerciali, avevamo già affrontato anche il problema dei centri commerciali, ma il nuovo Dpcm sbarra la strada ad interventi territoriali. Dobbiamo invece garantire anche a questi negozi di poter lavorare, ben consapevoli del momento che il Paese attraversa, ma anche che in tutti questi mesi le nostre aziende e i nostri imprenditori hanno garantito il pieno rispetto delle norme”.