rotate-mobile
Economia

Coronavirus, Umbria: bando Re Start, come chiedere la 'remissione del debito'

È attiva la procedura per richiedere la riduzione della quota capitale da restituire alla Regione: la guida di Confcommercio

Sono quasi 1.400 le imprese umbre che sono state ammessa al fondo 'Re Start', stanziato nel 2020 dalla Regione Umbria per sostenere con finanziamenti agevolati micro, piccole imprese e professionisti danneggiati dalla chiusura delle attività a causa dell’epidemia da Covid-19. E per tutti i beneficiari ora è attiva la procedura per chiedere la 'remissione del debito' ovvero la riduzione della quota capitale da restituire alla Regione.

Ma come presentare la richiesta? Ecco la guida stilata da Confcommercio Umbria:

Le richieste di remissione del debito dovranno essere presentate accedendo all’Area Riservata del sito www.umbriainnova.it e selezionando “Compila nuova domanda di remissione del debito”.

Il termine di presentazione della richiesta di remissione del debito da parte del beneficiario scade l’ultimo giorno del periodo di preammortamento del prestito, indicato nel contratto di finanziamento sottoscritto.

Al termine del preammortamento si avrà la possibilità di rimettere il 50% della quota capitale, fino a un massimo di 12.500 euro qualora il beneficiario:

abbia aumentato almeno di una unità il numero di dipendenti occupati rispetto al 31 dicembre 2019; non valgono i contratti a tempo determinato inferiori all’anno o i dipendenti provenienti da imprese riconducibili al beneficiario;

dalla data di erogazione del finanziamento fino al 31/12/21 abbia: investito in tecnologie per aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro; acquistato dispositivi di sicurezza individuali; sostenuto spese per l’acquisizione di strumenti produttivi e tecnologie digitali.
 

SPECIFICHE SU INVESTIMENTI O SPESE AMMISSIBILI:

Sono considerati ammissibili:

gli acquisti di dispositivi di sicurezza individuali, a fronte del contenimento della diffusione del contagio da Covid19, effettuati dai soggetti beneficiari, dalla data di erogazione del finanziamento fino al 31 dicembre 2021;

gli investimenti in tecnologie finalizzate ad aumentare la sicurezza nei luoghi di lavoro o di somministrazione di servizi, a fronte del contenimento della diffusione del contagio da Covid19, effettuati dai soggetti beneficiari, dalla data di erogazione del finanziamento fino al 31 dicembre 2021;

gli investimenti in strumenti produttivi e tecnologie digitali, effettuati dai soggetti Beneficiari, dalla data di erogazione del finanziamento fino al 31 dicembre 2021.

Si specifica che le spese per investimenti debbono essere iscritte nel registro dei beni ammortizzabili (o documento equivalente).

Si deve trattare in ogni caso di beni nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, per cui il beneficiario non abbia già richiesto/ottenuto altre forme di Aiuto di Stato.

SPECIFICHE SUL CALCOLO DELLE UNITA’ LAVORATIVE ANNUE:

L’Avviso Pubblico, all’art. 8, prevede che: “Al termine del periodo di preammortamento, il beneficiario avrà diritto alla remissione del suo debito verso il Fondo prestiti 'Re-Start', per una quota pari al 50% del finanziamento e comunque per un importo massimo pari a 12.500 euro, qualora: A. abbia aumentato almeno di una unità il numero di dipendenti occupati rispetto al 31 dicembre 2019. L’aumento del numero dei dipendenti occupati viene conteggiato con riferimento alle unità-lavorative-anno (ULA). Sono esclusi dal conteggio i dipendenti assunti nel periodo di preammortamento con contratto a tempo determinato di durata inferiore a dodici mesi. Sono altresì esclusi dal conteggio i dipendenti che alla data di inizio preammortamento erano dipendenti di un’impresa riconducibile agli stessi titolari effettivi del Beneficiario“.

Al riguardo si specifica quanto segue:

per il calcolo delle ULA, di cui al suddetto art.8, le assunzioni valide per i conteggi sono quelle effettuate entro la data del 30 giugno 2022, fermo restando il vincolo della durata del contratto di lavoro non inferiore a 12 mesi;

la data di conteggio dei dipendenti occupati in termini di ULA, per la verifica dell’incremento occupazionale rispetto al 31 dicembre 2019, è la data di scadenza del periodo di preammortamento.

I beneficiari hanno l’obbligo di presentare le richieste di remissione del debito entro l’ultimo giorno di preammortamento. Saranno accettati conteggi effettuati anche ad una data antecedente, purché non anteriore a 30 giorni dalla scadenza del periodo di preammortamento.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Umbria: bando Re Start, come chiedere la 'remissione del debito'

PerugiaToday è in caricamento