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Economia

Il lavoro nelle cooperative sociali durante l'emergenza sanitaria, l'esempio di Frontiera Lavoro

I servizi e le attività della cooperativa sociale Frontiera Lavoro durante l’emergenza Covid 19

Lavorare nel sociale, occupandosi di fragilità, fronteggiando l'emergenza sanitaria da Coronavirus, è difficile, ma il lavoro faticoso viene ripagato ogni giorno.

Nonostante le difficoltà la cooperativa Frontiera Lavoro non ha mai smesso di operare nei settori delle politiche attive del lavoro, delle mediazione interculturale e dei servizi educativi rivolti a minori.

Non si sono interrotti nonostante l’emergenza sanitaria in atto i corsi di italiano e i laboratori gratuiti rivolti a cittadini extracomunitari, con 40 utenti. Attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea e piattaforme di e-learning, a cui è possibile accedere tramite smartphone o tablet, è stato possibile erogare servizi a persone straniere che desiderano apprendere la lingua italiana e approfondire tematiche sociali, lavorative, attività culturali e informazioni sanitarie. Sempre attraverso lo strumento della videochiamata prosegue l’orientamento al lavoro delle 25 persone immigrate inserite nel progetto “SPRAR del Comune di Gubbio”.

Sal Trasimeno-2L’emergenza Covid-19 non ha fermato le attività previste dal progetto “I patrimoni museali del Trasimeno per un welfare di comunità” che vede protagonisti i pazienti del Centro di Salute Mentale di questo territorio. In questo periodo le attività artigianali legate all’arte della ceramica e della lavorazione del vetro vengono svolte due volte a settimana sulle piattaforme telematiche, passando da un lavoro sul campo a un esercizio di progettazione, dedicato soprattutto all’approfondimento delle tecniche di disegno, ai vari stili con alcuni spunti sulla lettura e sulla storia dell’arte. Anche l’attività dei servizi rivolti ai minori non è stata sospesa, in particolare il servizio “Doposcuola”, rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo grado “Pascoli”, “Foscolo” e “San Paolo” di Perugia, prosegue attraverso gli strumenti offerti dalla tecnologia che hanno permesso a 16 studenti di continuare a ricevere supporto per i compiti, recupero competenze e preparazione in vista del prossimo esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione. Gli operatori di Frontiera Lavoro impegnati nel servizio “Doposcuola per disturbi specifici dell'apprendimento” si sono attivati per supportare i ragazzi in modalità a distanza e attualmente vengono seguiti 5 ragazzi dai 12 ai 18 anni provenienti da vari istituti superiori di Perugia.

Il “Progetto Next 5.14” ha proposto un’azione di formazione per docenti degli istituti superiori del perugino avente ad oggetto l’analisi degli strumenti compensativi e dispensativi per studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.

Sono 12, invece, gli studenti delle scuole secondarie di primo grado del Comune di Corciano che continuano, due volte a settimana, ad usufruire dei servizi previsti dal progetto di “Tempo integrato” attraverso videolezioni finalizzate al supporto scolastico. Un’attenzione particolare viene riservata ai più piccoli con attività di aiuto compiti e laboratori creativi rivolti in modalità da remoto a 41 allievi delle scuole primarie di Corciano e Mantignana. Il servizio “Spazio Gioco”, rivolto a 39 bambini di Corciano dai 3 ai 6 anni di età, prevede sempre a distanza laboratori creativi.

Sal Trasimeno 2-2-2Il “SAL Zona Sociale del Trasimeno” continua a svolgere il suo servizio di orientamento e ricerca del lavoro attraverso gli strumenti digitali: 18 gli utenti residenti negli 8 Comuni del comprensorio del Trasimeno che vengono preparati a trovare occupazione in maniera più efficace e produttiva anche attraverso l’utilizzo di social network dedicati come Linkedin, un ottimo strumento per posizionare la propria candidatura per una determinata posizione lavorativa. Sono 20 gli utenti del “SAL Zona Sociale del Perugino” che attraverso videochiamate di un’ora circa proseguono il proprio percorso di orientamento al lavoro e di ricerca attiva attraverso la consulenza di operatori specializzati.

Ricorre alla tecnologia anche il progetto “Coltivare Talenti”, un laboratorio educativo di comunità per preparare all’imprenditoria agricola giovani vulnerabili, i cui 7 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 35 anni di età, attraverso videochiamate possono proseguire il loro percorso di orientamento, strutturato in cinque incontri, propedeutico all’attività pratica prevista dall’intervento progettuale.

In seguito alle disposizioni per il contenimento del Covid-19 sono state sospese anche tutte le attività trattamentali all’interno del penitenziario di Perugia con il coinvolgimento di 72 detenuti.

“Questo è il momento di tenere i nervi saldi - dichiara Roberta Veltrini, presidente di Frontiera Lavoro - e mettere in circolo tutte le idee e le energie possibili. La speranza è che, passata l’emergenza, si faccia tesoro dell’esperienza maturata e si valorizzi questa parte così importante della società”.

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