Gli industriali indicano la via: "Il pubblico investa su infrastrutture contro la crisi"

Nel giorno della fusione tra Confindustria Perugia e Confindustria Terni che ha dato vita ad una “associazione degli industriali” con un'unica testa regionale, il presidente traghettatore Umbro Bernardini ha ribadito le regole per rilanciare l’economia e quindi anche ridare lavoro agli umbri.  "Perchè l'economia della nostra regione e del nostro paese possa riprendersi è necessario che siano ricreate alcune condizioni tali per cui le imprese possano tornare a crescere, a investire e quindi anche ad assumere". E questo per il Presidente sarà possibile se gli enti pubblici e la politica tornino a fare la loro parte partendo da “il pagamento dei debiti che le pubbliche amministrazioni hanno con le imprese, una riforma che garantisca tempi congrui per la giustizia civile, un piano di piccole e grandi opere infrastrutturali che riporti l'Italia al pari degli altri paesi europei, una diminuzione del costo del lavoro in generale e una nuova condizione del mercato del lavoro”. 

La fusione delle due storiche “Confindustrie” ha come obiettivo che quello di far compiere un salto di qualità all’Organizzazione in termini di capacità propositiva e di autorevolezza elevando lo standard qualitativo dei servizi, ottimizzando i costi e potenziando la capacità propositiva e di rappresentanza. Nella fase transitoria, fino al mese di dicembre 2013, sarà Umbro Bernardini a guidare la nuova struttura nella fase di avvio, affiancato dal Vice Presidente Ernesto Cesaretti.  Il Consiglio Direttivo – organo esecutivo dell’Associazione – sarà costituito in via transitoria dagli attuali consiglieri di Confindustria Umbria. Mentre la Giunta – equivalente di un piccolo Parlamento – sarà costituita, sempre in via transitoria, dagli imprenditori che facevano parte delle Giunte di Confindustria Perugia e Terni.