Orari negozi, Confcommercio: "Aperti solo se necessario"
Confcommercio interviene sulla polemica scaturita dal decreto per la finanza pubblica che ha stabilito nuove disposizioni sull'apertura libera delle attività commerciali
La Confcommercio Umbria interviene nel dibattito su quanto stabilito dal decreto per la stabilizzazione della finanza pubblica, che ha introdotto nuove disposizioni per quanto riguarda la liberalizzazione delle aperture e degli orari di vendita degli esercizi commerciali nei comuni turistici e nelle città d’arte, consentendo l’apertura sempre, compresi i festivi e senza il limite massimo delle 13 ore.
L'associazione auspica ad una soluzione equilibrata tra il rispetto delle competenze attribuite in materia alle Regioni e le richieste degli esercenti commerciali: "da un lato condividiamo l’opportunità di favorire al massimo in certe aree le aperture, sia in termini di giorni che di orari in Umbria pensiamo ad esempio a città come Norcia, o Assisi, in cui per le imprese è essenziale tenere aperto anche a Natale e Pasqua, o in orari più ampi dei consueti, per dare un adeguato servizio ai turisti e garantire una sufficiente redditività alle imprese, che per lo più sono a carattere familiare e non hanno dipendenti. Ma riteniamo anche che questa possibilità debba essere consentita soltanto laddove ce ne sia davvero la necessità"; ha concluso il presidente di Confcommercio Umbria, Aldo Amoni.
