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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Energia autoprodotta, nasce la prima Comunità Energetica a Ponte Felcino: ecco come funziona e i vantaggi

Presentazione e analisi delle opportunità organizzato da Progetto Perugia con il coordinamento del consigliere comunale Gino Puletti, che si è svolto presso la Torre del Molino, con la partecipazione di molti cittadini

Una Comunità Energetica da energie rinnovabili è stata creata nella zona industriale di Ponte Felcino. Se ne è parlato all’incontro di martedì 24 gennaio, organizzato da Progetto Perugia con il coordinamento del consigliere comunale Gino Puletti, che si è svolto presso la Torre del Molino della Catasta di Ponte Felcino, con la partecipazione di molti cittadini. 

La realizzazione oramai conclusa della C.E.R., la prima nel nostro Comune, è una realtà ed è stata illustrata dall’ingegnere Luciano Piacenti, A.D. di Gesenu s.p.a.; dopo l’imminente richiesta di attivazione al GSE inizierà la fase di ampliamento della Comunità, per la quale già diverse aziende locali stanno manifestando il loro interesse. L’ingegnere Gabriele Alessandro De Micheli, dirigente dell’area Governo del Territorio e Smart City del Comune di Perugia, ha fatto una panoramica sul quadro normativo, sulle caratteristiche di queste forme collettive di produzione e consumo dell’energia da fonti rinnovabili, ed ha illustrato le iniziative in atto e future della A.C., mentre il Leonardo Panfili di Confcommercio ha parlato dello sportello informativo che è stato attivato dall’associazione, per diffondere la conoscenza delle C.E.R. e per stimolare le imprese verso una maggiore cultura sulla sostenibilità. 

Una PMI oppure una Pubblica Amministrazione, un privato possono installare un impianto fotovoltaico, rispettivamente sul proprio stabilimento produttivo o scuola, e condividere l’energia prodotta e immessa in rete con i cittadini del Comune che hanno deciso di far parte della comunità. Allo stesso modo si possono costituire comunità di quartiere, comunità agricole, comunità di borgo e così via. 

Come funzionano le comunità energetiche? Una volta messo in esercizio l’impianto, la comunità può fare istanza – anche tramite un’azienda esterna allo scopo delegata – al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per ottenere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa. È bene chiarire che gli incentivi non sono riconosciuti a tutta l’energia prodotta, ma solo a quella condivisa all’interno della comunità, cioè a quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione. Qualora la produzione sia superiore al consumo, per l’energia eccedente viene riconosciuto alla comunità il solo valore economico dell’energia, senza ulteriori benefici. Tale energia può anche venire immagazzinata in sistemi di accumulo (tipicamente batterie elettrochimiche agli ioni di litio) per essere poi utilizzata quando le fonti rinnovabili non sono utilizzabili (per esempio di notte nel caso dei pannelli solari) o quando se ne verifichi la necessità (per esempio per far fronte a picchi di domanda).

E proprio il tema della sostenibilità, che è sempre più inscindibile dal tema energetico, è quello sottolineato dal Prof. Franco Cotana dell’Università degli Studi di Perugia durante la presentazione del progetto innovativo Albedo, che vede l’ateneo perugino tra i protagonisti a livello internazionale sulla ricerca e le strategie per la salvaguardia dell’ambiente. Tale progetto, presentato in occasione della COP27 a Sharm El Sheik lo scorso novembre all’evento di chiusura della Conferenza Mondiale sul Clima, oltre a contribuire a mitigare il riscaldamento globale, misurandone gli effetti da satellite, ha importanti risvolti sociali per le popolazioni povere in particolare africane nell'area sub-sahariana.

L’Assessore Edi Cicchi ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, sottolineando l’importanza di diffondere la sensibilità e la conoscenza su questi temi di forte attualità. La grande partecipazione all’incontro, grazie anche all’efficacia delle presentazioni tenute dai prestigiosi relatori, stanno a dimostrare, come detto in chiusura dai consiglieri comunali di Progetto Perugia Gino Puletti e Cristiana Casaioli, quanto sia necessario da parte dei politici, degli amministratori pubblici, del mondo imprenditoriale e dei cittadini, attraversare questo passaggio epocale di trasformazione della società e degli stili di vita condividendo insieme la strada che porta verso il futuro.

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