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NOMINE & POLTRONE | La Cgil al congresso: plebiscito per Maria Rita Paggio, prima donna alla guida del sindacato rosso

"Vi propongo un sindacato di strada che significa stare ogni giorno vicino agli ultimi e battersi per cambiare le disuguaglianze crescenti"

Da Orvieto, una vita nel sindacato, lavoratrice del pubblico impiego, già alla guida del battagliero settore dei sindacati umbri, e da questa sera segretaria generale della Cgil dell’Umbria. Maria Rita Paggio è la prima donna alla guida del più grande sindacato della regione al termine dei lavori del XIV congresso regionale che si è svolto nelle giornate di ieri e oggi a Perugia, con la partecipazione del segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini.  E' stata eletta dalla nuova assemblea generale con 105 voti favorevoli, 5 contrari e 2 schede bianche.

Paggio subentra a Vincenzo Sgalla, che ha guidato l’organizzazione negli ultimi 8 anni, e al quale è andato il ringraziamento di tutto il congresso e quello personale di Maurizio Landini per il lavoro svolto in questi anni.  “Vi propongo l’impegno collettivo a declinare fino in fondo quest’idea, quella del sindacato di strada - ha detto la nuova segretaria - che significa stare ogni giorno vicino agli ultimi e battersi per cambiare le disuguaglianze crescenti. Abbiamo bisogno - ha aggiunto Paggio - che le persone che rappresentiamo e più in generale i cittadini e le cittadine, tornino a credere che possono ‘contare' come individui, ma soprattutto come collettività".

Tra i temi messi al centro da Paggio ci sono prima di tutto il superamento della precarietà, l’aumento dei salari, una lotta senza campo alla “strage infinita dei morti sul lavoro, ai quali da qualche tempo - ha ricordato la segretaria - si sono aggiunte le morti degli studenti in alternanza scuola lavoro”. C’è poi naturalmente la libertà delle donne, “termometro di civiltà di ogni comunità”. Un argomento, ha sottolineato Paggio, del quale "troppo spesso si occupano solo le donne, mentre in realtà chi dovrebbe occuparsene e pre-occuparsene sono gli uomini. "Le donne sono l’unica maggioranza che viene trattata come una minoranza”, ha sintetizzato Paggio. 

Inverno demografico, fuga dei giovani, culle vuote, un mondo del lavoro frantumato da appalti e subappalti, una sanità pubblica in ginocchio: queste secondo Paggio sono le principali criticità con cui la nostra regione dovrà confrontarsi nei prossimi anni, criticità che si possono affrontare soltanto “rimettendo al centro le persone e i loro diritti”. Questo, per quanto riguarda il ruolo del sindacato, significa “rafforzare la contrattazione, sia quella sociale, che quella nei luoghi di lavoro e camminare saldamente sulle due gambe della tutela collettiva ed individuale”.

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