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Tagli alle corse dei bus, la Cgil trova la soluzione per salvare il servizio ma non è indolore: "Più tasse per i benestanti"

Dopo il ridimensionamento del trasporto pubblico che tante polemiche sta suscitando, il maggiore sindacato dell'Umbria lancia una mini-patrimoniale

Durante l’ultima assemblea generale della Camera del Lavoro di Perugia il segretario generale della Cgil della Regione, Filippo Ciavaglia, ha lanciato una soluzione alternativa al taglio al trasporto pubblico locale, ma anche ad un’ingiustizia sociale. “Introducendo una o più aliquote per i redditi più alti, per esempio sopra il 90mila e sopra i 150mila euro annui – e insieme ad una lotta serrata all’evasione fiscale (che pesa 120 miliardi l’anno)” secondo il segretario generale della Cgil, le risorse ricavate potrebbero essere investite “nei servizi come il Tpl ma anche nel sociale”. Un’idea che nasce considerando l’oscillazione dell’addizionale irpef regionale; Infatti “tra chi ha un reddito di 15.001 euro e chi è milionario ci sono solo 0.2 punti di differenza”, spiega Filippo
Ciavaglia.

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