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Economia

Cerca e cavatura del tartufo, passo in avanti per la candidatura a patrimonio Unesco

Gallinella (Comagri): "Prestigio per cultura agricola italiana"

Passo in avanti per la candidatura a Patrimonio immateriale dell'Unesco per la ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ con il parere positivo dell’Organo di Valutazione dell’Unesco. Il comitato, spiega una nota, esprime “soddisfazione per questo ulteriore passo avanti verso il riconoscimento della propria tradizione culturale nella Lista del Patrimonio Immateriale e rimane in attesa che queste valutazioni tecniche positive trovino conferma nell’Iscrizione a seguito  della riunione del Comitato Intergovernativo che si terrà a Parigi dal 13 al 18 dicembre”.

La ‘Cerca e cavatura del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali’ è una candidatura di carattere nazionale istruita grazie al coordinamento tecnico-scientifico istituzionale del Servizio II- Ufficio Unesco del Segretariato Generale del Ministero della Cultura (MiC).

Il percorso, iniziato nel 2013, prosegue la nota, "è stato seguito e implementato dalla partecipazione diretta e costante della vasta comunità che si identifica nell’elemento, una rete interregionale nazionale composta da singoli Tartufai, da libere Associazioni, da soggetti riuniti in gruppi associati nella Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiana (Fnati) e dall’Associazione Nazionale delle Città del Tartufo (ANCT) come rete istituzionale che raggruppa i territori tartufigeni".

L’Iscrizione, viene spiegato, "comporterà un sempre maggiore impegno della Comunità sia nella diffusione dei Principi della Convenzione 2003 che nella divulgazione e rivitalizzazione dell’elemento a garanzia della trasmissione alle giovani generazioni di buone pratiche rispettose della natura, degli animali e dei detentori e praticanti un’attività millenaria. Solo attraverso il rispetto di questi ambiti i territori italiani coinvolti potranno vedere concretizzarsi positive ricadute in ambito di benessere sociale delle comunità più largamente intese". 

Gallinella (Comagri): "Prestigio per cultura agricola italiana"

“Per l’agroalimentare italiano si tratta dell’ennesima conferma della storia e delle peculiarità che contraddistinguono il Belpaese. La candidatura Unesco della ricerca e raccolta di tartufi dà valore ad un intero comparto in cui l’Italia eccelle nel mondo, da Nord a Sud”. Lo dichiara il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella, che commenta il parere positivo espresso dall’Organo di Valutazione dell’Unesco alla candidatura della ‘Cava e cerca del tartufo’.

“Mi auguro che durante la riunione del Comitato Intergovernativo, che si terrà a Parigi dal 13 al 18 dicembre – prosegue Gallinella – venga riconosciuta definitivamente questa pratica densa di valori e tradizione, inserendola così nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità. La cultura sottesa a questa pratica, i suoi riti e caratteristiche possono essere a loro volta un volano per alcuni territori, penso soprattutto a quelli rurali delle aree interne”.

“Ringrazio il comitato promotore per l’impegno profuso in questi anni e mi auguro che quella di dicembre rappresenti una data di partenza per pianificare la valorizzazione del tartufo e della cavatura. Questo riconoscimento sarebbe un risultato straordinario già raggiunto dall’agroalimentare italiano con la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, l’arte del pizzaiolo napoletano, l’arte dei muretti a secco e la transumanza” – conclude.

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