Città di Castello, licenziamenti: la replica Cepu

Cepu di Città di Castello replica alle notizie diffuse dalla NIdil Cgil di Perugia sul licenziamento dei 30 collaboratori a progetto: "Le notizie che sono state diffuse dalla NIdiL CGIL di Perugia in data 16.03.2012, tramite comunicato stampa denominato “Sottopagati e licenziati: il CEPU manda a casa 30 co.pro.”, sono assolutamente imprecise, incomplete e pervase di valutazioni che distorcono la realtà dei fatti.

Si tratta infatti di rapporti di collaborazione autonoma a progetto, finalizzati a sviluppare la campagna pubblicitaria del momento e per effettuare un’opera di diffusione ed informazione relativa ai prodotti didattici presso il mercato potenziale, attraverso il contatto con il pubblico  da condurre per via telefonica (telemarketing). Tale collaborazione a progetto è richiesta per determinati  periodi individuati dalla struttura aziendale, che coincidono con la maggiore intensità della attività lavorativa della struttura stessa, ragion per cui gli stessi si esauriscono naturalmente alla scadenza ovvero nel momento in cui viene meno la campagna pubblicitaria per la quale sono stati conclusi.

È evidente che la stipula di nuove collaborazioni coincide esclusivamente con la progettazione di nuove campagne pubblicitarie che la struttura intende realizzare.

Appare evidente il mero intento posto in essere, ovvero  enfatizzare e strumentalizzare uno stato di cose, rappresentando una realtà mistificata. Si parla infatti impropriamente di “licenziamenti” addirittura di “rescissione anticipata del contratto”  e quel che è più grave che di fronte a rapporti di collaborazione autonoma a progetto, conclusi ed eseguiti nel rispetto della normativa vigente, si arrivi persino ad utilizzare la terminologia di “finti contratti di collaborazione a progetto”.

La struttura CEPU® respinge in toto quanto contenuto nel comunicato NIdiL CGIL di Perugia e  si riserva ogni azione a tutela della propria immagine