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Economia

Natale e Capodanno, nel carrello della spesa degli italiani ci sarà tanto made in Umbria

"Gli italiani stanno riscoprendo la qualità della norcineria, la lenticchia, il farro e la roveja di Castelluccio, il tartufo e l’olio Dop della Valnerina”

Conto alla rovescia per le festività natalizie, ma come si prepareranno gli italiani al tradizionale pranzo di Natale o al cenone di Capodanno? "Saranno cenoni all’insegna della tradizione: 9 su 10 trascorreranno il Natale in casa, mentre a Capodanno saranno 7 su 10 gli italiani che aspetteranno a casa il rintocco della mezzanotte per brindare al 2017. Un brindisi che vedrà le bollicine italiane superstar con oltre 60 milioni di bottiglie di spumante e prosecco Made in Italy stappate, il 6 per cento in più rispetto allo scorso anno".

È questo quello che emerge dai dati forniti a livello nazionale dal centro studi di Confcooperative rispetto alle spese che gli italiani sosterranno durante le imminenti festività. “Sarà l’incertezza dovuta alla crisi economica o l’instabilità dei mercati – fanno sapere da Confcooperative –, ma le prossime festività natalizie segneranno un ritorno alle radici anche a tavola”.

“Nel carrello della spesa – commenta il direttore di Confcooperative Umbria Lorenzo Mariani – registriamo una forte riscoperta dei prodotti della tipicità umbra, a livello locale e nazionale. Gli eventi sismici hanno, infatti, creato una tensione e un’attenzione da parte dei media e dei cittadini su Norcia, la Valnerina e l’Umbria in generale. Gli italiani stanno riscoprendo la qualità della norcineria, la lenticchia, il farro e la roveja di Castelluccio, il tartufo e l’olio Dop della Valnerina”.

“Per il loro cenone – gli fa eco Valter Sembolini, coordinatore regionale di Federcoopesca-Confcooperative Umbria – gli umbri stanno anche riscoprendo la tradizione del pesce del lago Trasimeno e di acqua dolce in genere. Latterino, capitone, tinca, regina, uova di carpa e trota della Valnerina stanno facendo segnare un autentico boom di vendite con consumatori ubicati non solo nelle aree attigue ai bacini lacustri o ai corsi d’acqua”. “Se il brindisi sarà a base di spumante o prosecco – spiega quindi Lodovico Mattoni, presidente regionale di Fedagri-Confcooperative Umbria –, in Umbria, i vini di accompagnamento delle pietanze avranno matrice regionale: tra Sagrantino, Orvieto, Grechetto, Colli del Trasimeno, Torgiano e altre Docg e Doc, cinque bottiglie su dieci che verranno stappate o regalate saranno Made in Umbria”.

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