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Lenticchie, cotechino, spumante: ecco cosa non mancherà nel menu del Cenone e quanto spenderemo

Boom delle lenticchie a capodanno, presenti nell’86% dei menu. È quanto emerge, tra l’altro, da un’indagine Coldiretti/Ixe’ secondo cui per il cenone di fine anno saranno destinati alla tavola 88 euro in media a famiglia, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno.

Boom delle lenticchie a capodanno, presenti nell’86% dei menu. È quanto emerge, tra l’altro, da un’indagine Coldiretti/Ixe’ secondo cui per il cenone di fine anno saranno destinati alla tavola 88 euro in media a famiglia, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno.

Se lo spumante - sottolinea Coldiretti - si conferma come il prodotto immancabile per nove italiani su dieci (90%), esso è sorprendentemente seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell’86% dei menu che beneficiano delle tendenze salutistiche, della solidarietà con le aree terremotate dove vengono coltivate e forse anche perché sono chiamate a portar fortuna secondo antiche credenze.

Tra le più note quelle di Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S. Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), Molisane (Molise), di Altamura (Puglia), di Villalba, Leonforte, Ustica e Pantelleria (Sicilia) o umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.

La novità di quest’anno è l’arrivo in tavola dei cosiddetti superfood ai quali sono associate specifiche proprietà salutistiche. Più di un italiano su quattro 26% li porterà in tavola con un positiva tendenza a riscoprire quelli della “nonna” dalle noci al farro, dalle visciole alla roveja rispetto a cibi di diventati di gran moda in Italia, dallo zenzero alle bacche di goji, che provengono in gran parte dalla Cina che è ai vertici per gli allarmi sanitari.

Il 62% degli italiani - continua Coldiretti - assaggerà il salmone arrivato dall’estero, appena l’11% si permetterà le ostriche e la stessa percentuale il caviale, spesso di produzione nazionale ma predominante è la presenza del pesce locale a partire da vongole e alici per le quali si assiste ad una vera riscossa sulle tavole. Tiene il cotechino nel 69% delle tavole. Si stima che siano serviti - sottolinea Coldiretti - 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi.

Durante le festività di fine anno - precisa Coldiretti - viene fatto sparire dalle tavole circa il 90 per cento del totale della produzione nazionale che è in gran parte certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, riconoscibili dal caratteristico logo a cerchi concentrici gialli e blu con stelline dell’Unione Europea, ma si rileva anche una apprezzabile richiesta per cotechini e zamponi artigianali, magari acquistati direttamente dagli allevatori, in azienda, nei mercati o nelle botteghe di Campagna Amica, dove la componente di carne italiana è pari al cento per cento. 

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