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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Caro Carburanti, rischio blocco delle strade alla francese. La rabbia Cna: "Il fatturato è andato in fumo: i mezzi costretti a viaggiare in perdita"

Le associazioni di categoria stanno lanciando l'allarme anche perchè la trattativa con il Governo sui sostegni è ancora ferma, non ci sono certezze

"Per le imprese non c’è più tempo e la misura è ormai colma": è la frase, colma di preoccupazione, che sta circolando sempre di più in Umbria tra artigiani e imprenditori umbri alle prese con una crisi da post-covid, l'incognità della guerra in Ucraina e soprattutto la grande speculazione su carburanti e materie prime (aumentate e peggio ancora che non arrivano). Le associazioni di categoria stanno lanciando l'allarme anche perchè la trattativa con il Governo sui sostegni è ancora ferma, non ci sono certezze.  Dopo mesi di aumento progressivo del costo del carburante e dell’Ad blue, che hanno raggiunto rispettivamente i 2,30 euro medi e 1 euro e 30 al litro, il fatturato delle imprese è già andato in fumo e oggi i mezzi sono costretti a viaggiare in perdita per garantire i contratti.

È questa l’emergenza del momento. Non affrontarla subito e con strumenti dall’effetto immediato, significa condannare alla morte migliaia di imprese. Critica sulle proposte messe sul tavolo dal Governo, Marina Gasparri, responsabile regionale trasporti della CNA: "La risposta del governo non può essere un taglio di 15 centesimi/litro del carburante. Serve un intervento più drastico, con crediti d’imposta e sforbiciate vere alle accise, e serve mettere fine alle speculazioni ormai palesemente in atto, per ammissione dello stesso ministro Cingolani". Saranno questi i temi che Cna porterà all’attenzione dei deputati e dei senatori di tutte le forze politiche e della presidente della giunta regionale, all’assemblea straordinaria che abbiamo convocato per dopodomani, sabato 19 marzo, alle ore 10.00, al centro congressi dell’hotel Quattrotorri a Perugia.

"Da lì valuteremo la necessità di altre forme di mobilitazione, se dal governo non arriveranno segnali più concreti. Siamo consapevoli della situazione internazionale e, come sempre, ci muoveremo con responsabilità, ma a questo punto è possibile che se si troverà l’accordo tra tutte le associazioni del trasporto, si andrà anche verso il fermo nazionale del settore.” C'è chi ipotizza nel settore trasporti di una forma di protesta alla francese: lunga e con il blocco duro della circolazione nelle maggiori arterie del Paese. La situazione è molto, molto difficile. 
 

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