A pochi giorni dalla sua elezione a Presidente del Consorzio Artigiano di Mobilità, Enrico Ceccarelli espone il suo programma: “Le imprese artigiane possono e devono giocare un ruolo importante nella riorganizzazione del trasporto pubblico locale”, afferma nella convinzione "che le 200 imprese che aderiscono al C.A.M  non possono essere baypassate al momento di prendere le decisioni strategiche del futuro del trasporto pubblico locale".

Le nostre imprese occupano oltre mille addetti ed aspettano con ansia per il loro futuro e quello delle loro famiglie che Regione e  Province, definiscano il nuovo piano dei trasporti  ed avviino le  procedure per l’aggiudicazione dei servizi di trasporto pubblico locale che, salvo proroghe, scadranno a dicembre 2012.

Ceccarelli, che ha ricoperto cariche importanti sia in ambito sindacale del settore che di amministratore al Comune di Umbertide, ha le idee sufficientemente chiare: “Crediamo che l'appuntamento di fine anno rappresenti  un’occasione importante per una riorganizzazione  efficace del Trasporto pubblico locale, il sistema di gestione del comparto merita una svolta. In Umbria la percentuale degli operatori privati che hanno in gestione i servizi di trasporto pubblico è tra le più basse d’Italia, poco più del 6-7%, perchè basti pensare a regioni che arrivano anche al 30%. ed è il caso di Toscana ed Emilia Romagna".

Ceccarelli è convinto che si debbia cambiare strategia:” Negli ultimi anni-afferma -le imprese artigiane del settore trasporti hanno compiuto un ulteriore salto di qualità, diventando sempre più portatrici di una nuova cultura imprenditoriale e di nuove soluzioni organizzative. Sono stati fatti investimenti importanti, formazione di  risorse umane :  un insostituibile patrimonio per la realtà regionale; chi è chiamato a decidere del futuro non potrà più sottovalutare  quei  principi che scandiscono efficienza e dell’economicità dei servizi.2

Il neo Presidente assicura che le imprese artigiane del settore dei trasporti sono in grado di esprimere livelli di flessibilità, capacità, economie di scala, nonché soluzioni organizzative innovative che le istituzioni con responsabilità di governo nel settore potranno sfruttare in modo nuovo, diverso rispetto al passato".

Infine l'invito rivolto a quanti hanno cuore che l'occupazione non subisca altri contraccolpi pesanti: "I servizi aggiudicati da alcuni anni hanno
tariffe ormai assolutamente fuori mercato, rispetto alla crescita vertiginosa dei prezzi del carburante e all’aumento della pressione fiscale: C'è bisogno di meccanismi di revisione automatica delle tariffe che tengano conto di questi aumenti e delle disparità di trattamento che spesso si verificano tra operatori pubblici e privati. I tempi sono cambiati. 

Ci aspettiamo ovviamente che le istituzioni possano tener conto di questa nostra disponibilità a tracciare nuove strategie in cui pubblico e privato possano, nel reciproco rispetto dei ruoli, migliorare la qualità della risposta alle esigenze dei cittadini”