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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Bonus regionale di 150 alle famiglie numerose: ecco quando si potrà richiedere

Una prima mossa per ridare ossigeno ai nuclei familiari con minimo quattro figli, la Giunta Tesei sensibile alle esigenze delle famiglie, base del tessuto della società

Non solo promesse, ma fatti. La Giunta regionale dell'Umbria ha infatti pubblicato una delibera inedita a vantaggio delle famiglie cosiddette numerose, ovvero quelle con quattro e più figli. L'impegno in favore della famiglia, la presidente Tesei lo aveva preso con chiarezza fin dalla campagna elettorale, dove lei stessa e moltissimi dei candidati a suo sostegno avevano sottoscritto il Manifesto Valoriale  presentato dalle associazioni pro famiglia e pro vita dell'Umbria. Si auspica che sia il primo passo di un nuovo percorso di valorizzazione della famiglia come DNA della società nella nostra regione.

Chi sono le famiglie numerose

Nella dicitura "famiglie numerose" ci sono una serie di varibili che la caratterizzano. Per lo Stato, infatti, sono "numerose" le famiglie composte da uno o due genitori e da quattro o più figli. I figli possono essere nati nel matrimonio, fuori del matrimonio, adottati o affidati; oppure da uno o due genitori con tre figli se uno di essi è disabile o inabile al lavoro; in altri casi da entrambi i genitori disabili o uno di essi con invalidità superiore al 65 per cento e almeno tre figli; ci sono anche quelle costituite da un padre o madre separati o divorziati con quattro o più figli anche se non conviventi, ove esista una sentenza che attesti l'obbligo del genitore stesso a fornire gli alimenti ai figli non conviventi; si definiscono numerose anche quelle famiglie composte da quattro fratelli orfani di entrambi i genitori sottoposti a tutela o affidamento oppure composte da quattro o più fratelli orfani e maggiorenni.

Un fondo minimo di 150 euro per le famiglie numerose. Come funziona

Il regolamento preadottato dalla Giunta Tesei definisce la natura e il tipo di erogazione del contributo. Lo stanziamento complessivo, che verrà proposto per il 2021 e 2022, è pari a 180 mila euro annui. Saranno i Comuni ad erogare i regolamenti per accedere al contributo, e dovranno pubblicarli entro la data del 5 settembre prossimo.

Il contributo verrà erogato per ogni figlio e non dovrà essere inferiore ai 150 euro; ne potranno godere solamente quelle famiglie residenti da almeno cinque anni in Umbria. I nuclei familiari devono avere al proprio interno un numero di figli conviventi pari o superiore a quattro con età inferiore a 26 anni, di cui almeno uno minorenne. Le famiglie dovranno dimostrare un ISEE non superiore a 36mila euro.

Un passo avanti per riconsocere il valore della famiglie numerose

E' ormai risaputo che l'Italia intera, ma in particolare l'Umbria, si trova in una situazione demografica allarmante, con le nascite che non riescono a coprire i decessi e una popolazione via via sempre più anziana, con tutto ciò che questo comporta. Basti dire che nel 2018, ultimo anno di riferimento, il numero di morti ha superato nella nostra regione di 4.286 quello dei nuovi nati.

Sono più di 387mila le famiglie censite in Umbria e solo 1.800 circa quelle certificate dall'Istat (dati 2011) come "numerose". 

Dare ossigeno a quelle famiglie che si sobbarcano sulle spalle l'accoglienza di più figli è un primo importante passo verso una società migliore e più dinamica: le famglie, infatti, sono quelle che fanno girare l'economia e i figli - sembra banale dirlo, ma molti lo dimenticano - sono i cittadini che domani pagheranno le tasse e le pensioni agli adulti di oggi.

"Sappiamo che si tratta di un piccolo contributo - commenta il coordinatore regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Numerose, Vincenzo Aquino - ma auspichiamo che sia un primo segnale iniziale per avviare un cambio di passo per le famiglie nella nostra regione, non solo per quelle numerose. L'obiettivo è quello di avere una legge regionale sulla famiglia e delle politiche familiari strutturate; sentiamo che la Regione è molto disponibile ad ascoltare le nostre esigenze e questo è un grande passo in avanti per il benessere della nostra società regionale".

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